MELBOURNE - Tre spunti di riflessione al termine della prima giornata di prove libere nel GP di Melbourne.

Il primo riguarda la Ferrari che ha chiuso in prima posizione con Charles Leclerc, già terzo in mattinata, e che ha mostrato subito denti e muscoli nonostante il suo ingegnere di pista, Bryan Bozzi, gli abbia chiesto un’introduzione gentile sulle gomme. Il monegasco ha fermato il cronometro su sull’1:16.439 mostrandosi veloce e costante anche nella simulazione gara con gomme Medium.

La prestazione di Leclerc ha fatto da contraltare a quella di Lewis Hamilton che ha accusato qualche problema in più, soprattutto nelle prime libere.

Subito dietro la Ferrari le due McLaren con Oscar Piastri e Lando Norris con quest’ultimo che ha ben figurato in mattinata quando ha chiuso in prima posizione. E’ cresciuto, invece, in maniera esponenziale, anche il giapponese Yuki Tsunoda con la Racing Bulls. Il secondo spunto di riflessione riguarda il campione del mondo, Max Verstappen, che non è riuscito a trovare, in entrambe le sessioni, il cosiddetto bandolo della matassa.

Quinto in mattinata, settimo nel pomeriggio, l’olandese ha incontrato soverchie difficoltà nello spingere la macchina; difficoltà ben riassunte dal compagno di squadra, il neozelandese Liam Lawson: “Sapevamo che c’era un gran lavoro da fare ma non immaginavamo fosse così tanto. Lavoreremo nella notte affinché vada meglio domani. Non abbiamo idea su quel che non funziona, manca grip ma anche il passo gara era lento in queste due sessioni di liber”.

Il terzo, importante, spunto di riflessione riguarda la brutta partenza di due scuderie perché se Sparta (la Red Bull) piange, Atene (la Mercedes) non ride di certo. Russell, per ora, non ha trovato il ritmo giusto mentre Kimi Antonelli è lontanissimo dalla top ten. Certo eventuali difficoltà iniziali, soprattutto all’esordio della nuova stagione, eravo prevedibili, ma considerato che né la Red Bull né la Mercedes abbiano capito “dove” intervenire, qualche preoccupazione per i due team può essere legittima. E nella notte australiana entrambe le scuderie dovranno lavorare per trovare soluzioni a problemi che mai avrebbero pensato di avere soprattutto all’esordio nel campionato del mondo.

Dulcis in fundo altri due piloti sull’altalena: mentre il francese Isack Hadjar (Racing Bulls) è entrato per due volte nella top ten, va rimarcato l’esordio completamente negativo dell’inglese Oliver Bearman (Haas): in mattinata si è schiantato contro le protezioni della curva 10, mentre nel pomeriggio non è riuscito a fare nemmeno un giro sulla pista australiana. Un primo giorno di scuola davvero particolare per lui.