ROMA - Modificare il reato di tortura. Dotare di taser i poliziotti penitenziari. Dare loro assistenza processuale in caso di indagini a loro carico.
Questo il pacchetto Carceri presentato dalla Lega durante una conferenza stampa alla Camera. A lanciare per primo l’input è Matteo Salvini: “La Polizia penitenziaria è poco presente su giornali e quando c’è viene attaccata perché ‘aguzzini e torturatori’”. Invece, è un mestiere “prezioso” fatto “in condizioni delicatissime”. Anche per questo serve “rivedere, circoscrivere e precisare reato di tortura”.
Immediata la levata di scudi dei parlamentari di opposizione, prima tra tutte la senatrice di Avs, Ilaria Cucchi, che annuncia: “Non permetteremo che ci mettano le mani soltanto per pura propaganda politica”. E poi cita “tutte le vittime di torture, a partire da quelli della mattanza nell’istituto di Santa Maria Capua Vetere”. Se da Forza Italia, per ora arriva solo un invito a “fare le cose con grande attenzione”, sulle barricate salgono anche Pd, M5s e Più Europa. “Frasi dettate da un’attitudine autoritaria. Per Salvini, al fine di consentire alle forze dell’ordine di fare seriamente il loro lavoro, bisogna lasciare mani libere, con buona pace dei principi liberali”, attacca il senatore dem Alfredo Bazoli.
E dalla Camera rincara la dose la responsabile giustizia del Partito Democratico, Debora Serracchiani: “Prima la tortura e poi magari la pena di morte? Il centrodestra faccia i conti con la scheggia impazzita che si ritrova in maggioranza”. “Ormai sappiamo che Salvini proprio non lo sa cosa sia la legalità”, dice da Palazzo Madama la pentastellata Anna Bilotti.