MAR DEL PLATA (BUENOS AIRES) – La lingua è la porta di entrata alla cultura italiana, e la lettura è un elemento fondamentale per imparare a usarla in tutte le sue sfumature.

Nel saggio Mondo scritto e mondo non scritto (Mondadori, pubblicato in spagnolo da Siruela) Italo Calvino afferma: “La lettura è un rapporto con noi stessi e non solo col libro, col nostro mondo interiore attraverso il mondo che il libro ci apre”.

Infatti, la pratica individuale della lettura si trasmette al collettivo, trasformando la nostra prospettiva.

Alla Società Dante Alighieri di Mar del Plata alcuni soci si riuniscono una volta al mese per condividere questa esperienza nel Circolo dei lettori.

Il Circolo dei lettori è stato creato per iniziativa delle docenti Erika e Sandra Garimanno, del Presidente della commissione Marcelo Liberati. Il tutto con il sostegno del Consolato Generale di Mar del Plata.

L’attività principale del Circolo consiste in riunioni mensili presenziali nella rinnovata sede della Dante (Bolivar 2587), nelle quali si propone un autore italiano di cui si leggono alcune opere, per poi discuterle insieme.

Grazie alla fornita biblioteca della società, che è la più grande della circoscrizione, in molti casi è possibile distribuire tra tutti i partecipanti i libri dell’autore scelto. Nel caso che non ce ne siano abbastanza, si ricorre alla lettura di frammenti delle opere.

Tra gli autori trattati, ci sono sia quelli dei grandi classici della letteratura italiana come Primo Levi, Italo Calvino e Antonio Tabucchi, ma anche autori più popolari come Dacia Maraini e Andrea Camilleri.

Negli incontri i partecipanti, oltre ad esprimere le proprie opinioni su quanto letto, fanno pratica della lingua ed esercizi di lettura ad alta voce, per perfezionare la pronuncia dell’italiano.

Il Circolo dei lettori organizza anche incontri online con soci di altre sedi, e presentazioni in scuole e luoghi della città legati alla letteratura, come Villa Victoria, che fu la dimora della scrittrice argentina Victoria Ocampo.

L’anno scorso, il Segretario Generale della Dante di Roma, Alessandro Masi, ha presentato a Mar del Plata il suo libro L’artista dell’anima (Neri Pozza), dedicato a Giotto, il pittore che fa uscire l’arte italiana dal Medio Evo e la introduce nell’Età Moderna.

Dal 2019 la Dante di Mar del Plata è stata istituita come Presidio letterario e fa parte, insieme con altre 25 sedi, di una nuova rete della Dante che raccoglie i comitati particolarmente impegnati nella promozione della letteratura italiana nel mondo.

In quanto Presidio letterario, i membri del club fanno parte della Giuria esterna del Premio Strega, il più importante riconoscimento letterario italiano. Ogni anno viene assegnato a uno scrittore o a una scrittrice che ha pubblicato un libro in Italia tra il primo marzo dell’anno precedente e il 28 febbraio di quello corrente.

Anche quest’anno i membri del Circolo dei lettori hanno partecipato alla votazione per l’assegnazione del premio, scegliendo il migliore tra i dodici libri candidati.

Un compito particolarmente impegnativo, anche perché quest’anno tra nella dozzina c’è un argentino, Adrián Bravi, che vive da molti anni in Italia, a Recanati (la città natale di Giacomo Leopardi, nelle Marche). Il romanzo in gara è Adelaida (Nutrimenti), la biografia di Adelaida Gigli, artista, moglie di David Vigna, esule a Recanati durante la dittatura argentina.

Inutile dire che molti giurati, pur imparziali e impermeabili a ogni condizionamento di tipo nazionalistico nel voto, fanno il tifo per lui. 

“Sul libro ci sono state diverse opinioni” spiega Marcelo Liberati, che pure partecipa al Circolo. “Sebbene sia piaciuta molto la storia della protagonista e come viene raccontata, alcuni dei nostri lettori avrebbero voluto che l’autore mostrasse la realtà di quel tempo con uno sguardo politico più bilanciato. Tra i libri di quest’anno, è senza dubbio il più vicino all’Argentina e molti comitati delle Società Dante Alighieri vogliono organizzare un incontro online con Adrián Bravi”.

Il preferito di Marcelo, grande appassionato delle biografie storiche, è invece il romanzo Nella stanza dell’imperatore (Fazi) di Sonia Aggio, che racconta l’ascesa al trono dell’imperatore bizantino Giovanni Zimisce.

Il 5 giugno scopriremo quali saranno i libri finalisti e il 4 luglio sarà decretato il vincitore finale. E vedremo se il gusto del pubblico argentino coincide con quello della critica italiana.