Generosi piatti e molte portate di ottimo cibo, vino bianco e rosso, birra e poi il caffè con dolci casalinghi vizzinesi sono stati i veri protagonisti dell’apertura del ‘Cafè Vizzini Alfresco’, un’iniziativa del Vizzini Social Club  (grazie al contributo finanziario governativo statale, ndr), che ha permesso di far ritornare i soci al ben noto sodalizio vizzinese di Coburg, lo scorso venerdì, e a far ritornare il sorriso sui volti dei 65 soci che hanno trovato posto a dei tavoli (sempre nel rispetto dei regolamenti statali per il contenimento della pandemia, ndr) sia fuori sia dentro il ‘Salone Giovanni Verga’. 

Uno dei soci di lunga data, il 92enne Gesualdo Ventura, con la sua consorte Maria, 86enne, non poteva certo mancare a questa prima prova di libertà: “Sembra che ce l’abbiamo fatta a liberarci da nove mesi di arresti domiciliari e finalmente rieccoci qui nella ‘nostra casa vizzinese’ con gli amici. Mi pare un sogno esserci riusciti”. 

Gesualdo ha anche voluto rievocare gli anni del loro arrivo a Melbourne:

“Io sono della classe 1928 e avevo 26 anni quando arrivai a Melbourne con la motonave ‘Neptunia’, per ripartire subito in direzione Werribee dove abitavano i nostri parenti che ci hanno fatto l’atto di richiamo. Invece mia moglie Maria giunse in Australia nel 1956 con la nave ‘Australia’. Siamo stati felici e siamo orgogliosi dei nostri tre figli (un maschio e due femmine, ndr) e dei nostri sei meravigliosi nipoti. Non puoi immaginare, Frank, come desideravamo questa nuova svolta, di poter tornare a rivedere gli amici e compagni di gioco di carte e  tombola, il venerdì sera. Ma non importa; abbiamo atteso tanto tempo e adesso aspettiamo ancora un altro po’ per vedere e sperare che ci permetteranno di potere trascorrere un po’ di tempo a svagarci con qualche giro di valzer”.  

Nel salutare i commensali, con un grande sorriso sul volto, dopo una chiusura di nove mesi, il presidente Joe Guzzardi ha ricordato e menzionato i nomi di parecchi soci che sono scomparsi nel corso di questo strano periodo di COVID-19.

Inoltre ha ringraziato tanto la cuoca e i componenti del direttivo per essersi rimboccate le maniche con molto entusiasmo e aver dato un enorme contributo all’iniziativa che, secondo il segretario John De Petro, “ha lo scopo di invogliare i soci a una timida e regolata riapertura delle attività socio-ricreative in questo momento così necessario, per poter apportare un po’ di sollievo e giusto svago per alcune ore, specialmente per i nostri soci più avanti con gli anni, dopo questo lungo periodo di isolamente sociale”. 

A questo tavolo si riconoscono i coniugi Carmelo e Giovanna Ficarra, Filomena e Michele Catalano e Maria e Giovanni Scollo. (Foto: Frank di Blasi)     

“Noi ci rendevamo conto della sofferenza, ansia e della disconnessione sociale vissuta da molti di loro e così con l’aiuto di una sovvenzione del governo statale abbiamo creato un’area all’aperto sul retro dei locali del club – prosegue –. Abbiamo messo in atto i nostri piani di riapertura del COVID-19 con certezza, addestrato i nostri volontari e iniziato a invitare i soci a prenotarsi per la cena. Mentre Melbourne continua ad allentare le restrizioni, siamo fiduciosi di dare il benvenuto ai nostri soci in modo sicuro”. 

“Per il momento - ha aggiunto Joe Guzzardi - continueremo ad aprire il club ogni venerdì sera per la cena (dalle 5 pm alle 10 pm), per dare il tempo al comitato di analizzare la situazione, dal punto di vista economico, così da poter aprire i locali sociali e renderli disponibili ai soci e ai simpatizzanti anche la domenica sia per l’ora del pranzo sia per la cena. Per il momento e fino a nuove disposizioni del dipartimento della Salute pubblica non si potrà giocare né a carte né a bingo”. 

Per ricevere maggiori informazioni, si consiglia di contattare il presidente Joe Guzzardi al numero 0411 611 939, oppure per le prenotazioni dei posti a sedere limitati si prega di contattare Maria Scollo al numero 0438 380 558.