GINEVRA - Mentre Washington annuncia un’altra ondata di tariffe doganali senza precedenti, l’Europa guarda altrove, per rafforzare i propri scambi commerciali. Seguendo l’esempio dell’Unione Europea, l’Efta (associazione di libero scambio guidata dalla Svizzera e che comprende anche Norvegia, Islanda e Liechtenstein) sta avanzando nei negoziati per un accordo di libero commercio con i Paesi del Mercosur.
Trump sostiene che l’Unione Europea abbia approfittato degli Stati Uniti per anni, sebbene i dati di Eurostat mostrino che il surplus commerciale della Ue nei confronti degli Usa sia solo del 3%. Vero è che gli Stati Uniti rappresentano il principale mercato di destinazione per le esportazioni europee e il secondo partner per le importazioni, dopo la Cina.
L’Unione Europea ha sottolineato la necessità di difendere il multilateralismo e un sistema commerciale basato su regole condivise. Per questo motivo, ha rafforzato i suoi strumenti di difesa commerciale, incluso un meccanismo anti-coercizione da usare come estrema risorsa contro pressioni economiche.
Sebbene una guerra commerciale comporti un aumento dei prezzi di alcuni prodotti, la Ue vede anche un’opportunità per rafforzare i legami con altri partner economici. L’obiettivo è diversificare le relazioni commerciali, riducendo la dipendenza dagli Stati Uniti. In questo contesto, il Mercosur diventa un partner chiave.
A dicembre 2024, dopo oltre vent’anni di trattative, la Commissione Europea e i quattro Paesi del blocco sudamericano (Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay) hanno annunciato la conclusione dei negoziati per un accordo di libero scambio. L’intesa, che coprirebbe un mercato di oltre 730 milioni di persone, deve ora affrontare un complesso processo di ratifica.
Anche la Svizzera sta portando avanti trattative con il Mercosur, nell’ambito dell’Efta. Secondo il ministero degli Esteri svizzero, Ignazio Cassis, le negoziazioni potrebbero concludersi nella prima metà del 2025, con la firma dell’accordo prevista nella seconda metà dell’anno.
Il Brasile rimane il principale partner commerciale della Svizzera in America Latina e uno dei suoi maggiori investitori esteri. Tuttavia, anche il Brasile è nel mirino delle nuove tariffe imposte da Washington. Cassis e il suo omologo brasiliano, Mauro Vieira, hanno quindi concordato di concludere le trattative il prima possibile, per rafforzare i legami economici tra i due Paesi.
Con gli Stati Uniti che intensificano il protezionismo, l’Europa e la Svizzera stanno cercando di capitalizzare le conseguenze di questa politica, costruendo nuove alleanze commerciali e rafforzando la loro presenza nei mercati emergenti.
Con lo stesso obiettivo di stringere accordi commerciali, in questi giorni è in America Latina anche il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana. Le tappe della sua visita, accompagnato da esponenti del mondo dell’impresa e dell’università, sono state Santiago, Buenos Aires e San Paolo.