PERTH - Con una voce sottile e uno sguardo vivace, Fabiana Padova, giovane insegnante di italiano, racconta come è stata capace, in soli due anni, di far crescere la Scuola italiana della Società Dante Alighieri di Perth, accreditandola come la prima Italian Community School registrata in Western Australia.
Due anni fa Padova ha deciso di accettare l’offerta della Società Dante Alighieri che le proponeva di insegnare italiano a un gruppo di bambini il sabato mattina. Lei, già occupata con il suo lavoro alla scuola Holy Cross College durante la settimana, ha comunque accettato di dedicare, come volontaria, il suo tempo libero per la diffusione della lingua italiana.
Ha messo a disposizione le proprie competenze, valorizzate dai colleghi e dai membri del comitato della Dante Alighieri, che le hanno presto offerto il ruolo di coordinatrice della scuola di lingua, quindi di tutti i corsi per bambini e ragazzi fino ai 18 anni.
Originaria di Arona, sul lago Maggiore, Padova è sbarcata a Perth nel 2009 subito dopo la laurea in Interpretariato e comunicazione, conseguita a Milano.
Diventare insegnante non era nei suoi piani inizialmente ma, una volta in Australia, ha deciso di iscriversi alla Murdoch University per conseguire il titolo necessario all’insegnamento nelle scuole.
Da quel momento insegnare l’italiano è diventato per lei una vocazione.
Come coordinatrice scolastica della Dante, Padova ha cercato di imprimere un nuovo impulso, innanzitutto registrando la scuola come Italian Community School.
“La registrazione ha migliorato enormemente la percezione della comunità rispetto alla scuola, riconoscendola come il principale erogatore di corsi per bambini con personale qualificato a Perth. Dall’inizio dell’anno a oggi abbiamo più che triplicato il numero di iscritti fino ai 18 anni, anche perché siamo riconosciuti inoltre per il corso ATAR per gli Anni 11 e 12 dall’autorità ministeriale del Western Australia”, sottolinea.
Gli insegnanti – sei in tutto – sono madrelingua, qualificati, registrati e con esperienza nell’insegnamento.
Con la registrazione e il conseguente aumento del numero di studenti, Padova ha potuto apportare quello che lei stessa definisce un cambiamento radicale e molto importante, dividendo i bambini tra quelli bilingue e quelli che studiano italiano come seconda lingua.
“Non possiamo strutturare le lezioni per i bambini che parlano italiano in casa con almeno uno dei genitori con lo stesso criterio applicato per chi non ha mai avuto alcun contatto con la lingua: hanno esigenze diverse. I bambini bilingue arrivano con molte conoscenze, tanto che fra di loro a scuola socializzano in italiano”, spiega Fabiana Padova.
Quel senso di appartenenza che si è creato fra i ragazzi e poi le loro famiglie è stata la scintilla che ha spinto Fabiana Padova ad avviare la trafila burocratica per il riconoscimento come community school.
“Coinvolgendo i genitori nell’attività della scuola, si è creata una vera comunità, molto diversa da quella che poteva essere la realtà dei migranti arrivati tra gli anni ‘50 e ‘70. Le nuove famiglie italiane di Perth che sono migrate negli ultimi 15 anni sono tutte ben integrate e frequentano la Scuola Dante per permettere ai loro figli di entrare in contatto con la cultura italiana, oltre che la lingua - prosegue Padova –. La scuola per loro è quasi un’estensione di casa loro, tanto che anche i genitori fanno amicizia fra loro e si frequentano”.
Il forte senso di appartenenza e il lavoro di squadra spingono Padova a continuare a pensare in grande: “Il mio sogno sarebbe far diventare questa scuola il primo istituto bilingue di Perth”.
Non resta che aspettare e vedere quanto ancora la dedizione e la determinazione dei membri del comitato della Società Dante Alighieri di Perth saranno in grado di costruire per la comunità italiana.