BRUXELLES - L’ex commissario europeo alla Giustizia, il belga Didier Reynders, in carica fino alla scorsa settimana, è indagato dalla procura federale del Belgio per riciclaggio di denaro attraverso la Lotteria nazionale. Lo riferiscono Le Soir e Follow The Money secondo cui l’ex ministro degli Esteri (2011-2019) nonché delle finanze (1999-2011) e responsabile della Lotteria nazionale belga (2007-2011) è stato interrogato nel pomeriggio di ieri, senza comunque essere sottoposto a fermo. Nella mattinata sono state perquisite le sue abitazioni.
Il periodo coperto si estende su diversi anni, quando Reynders era ancora ministro federale (ma non più responsabile della Lotteria nazionale) e almeno fino allo scorso anno. La delicatissima indagine giudiziaria è aperta dal 2023 in seno alla procura di Bruxelles, guidata dalla primavera scorsa da Frederic Van Leeuw, e da un consigliere investigativo. I compiti investigativi sono svolti dalla sezione Ecofin della polizia giudiziaria federale a Bruxelles.
Si trattava di un fascicolo sotto embargo, vale a dire che fino a oggi le denunce non sono state inserite nel database della polizia e una cerchia ristretta di investigatori e magistrati è stata informata dell’esistenza dell’indagine nei confronti del commissario europeo belga. Le autorità sospettano attività di riciclaggio di denaro attraverso l’acquisto di biglietti della lotteria. Tutto è partito proprio da una denuncia dell'Unità di elaborazione delle informazioni finanziarie (Ctif) che ha segnalato transazioni sospette per un lungo periodo e per un importo relativamente elevato, che è tuttavia non è noto.
Reynders è sospettato di aver acquistato “biglietti elettronici”. Si tratta di voucher da 1 a 100 euro, acquistabili in tutti i punti vendita, che si possono trasferire sul conto di gioco ospitato dalla Lotteria Nazionale. Secondo le indagini preliminari e le informazioni delle due organizzazioni che hanno espresso i loro sospetti, sembra che gli acquisti dei biglietti della lotteria siano stati effettuati in parte in contanti. Le vincite sarebbero state versate sul conto digitale dell’ex ministro presso la Lotteria Nazionale, e poi trasferite sul suo conto corrente.
Poiché l’indagine si riferisce a un periodo in cui il liberale era ministro federale e poi commissario europeo, gode dell’immunità, anche se oggi non ricopre più alcun ruolo. Questa immunità non impedisce l’apertura delle indagini e lo svolgimento di perquisizioni, ma esclude in questa fase qualsiasi privazione della libertà. Se mai la Procura dovesse prendere in considerazione un procedimento giudiziario contro Didier Reynders, dovrà chiedere alla Camera dei Rappresentanti la revoca della sua immunità.
La data dell’operazione, tre giorni dopo aver lasciato l’incarico di commissario per la Giustizia e lo Stato di diritto, non è casuale. Secondo le informazioni di Le Soir, la Procura ha aspettato qualche settimana, addirittura qualche mese, affinché Reynders abbandonasse l’incarico all’esecutivo europeo e perdesse così le protezioni immunitarie a esso connesse. Se si fossero svolte perquisizioni mentre era commissario in carica, la procedura avrebbe richiesto che il Collegio dei commissari, presieduto da Ursula von der Leyen, fosse stato informato.