SYDNEY- Per l’ultima puntata di Q&A, dell’anno, e l’ultima per l’ideatore e produttore del programma di approfondimento dell’ABC, e per il conduttore storico, Tony Jones, pannello di lusso che includeva l’ex primo ministro Malcolm Turn-bull e il leader laburista Anthony Albanese.
Turnbull è esordito invitando il suo successore Scott Morrison a fare di più per combattere i catastrofici incendi boschivi, a suo dire alimentati dai cambiamenti climatici, dichiarando che dovrebbe dichiarare uno stato di emergenza, perché la minaccia ora è diventata di “sicurezza nazionale”.
“Quando è a rischio la vita dei cittadini – ha continuato accorato l’ex primo ministro -, le loro famiglie, le loro case, i loro raccolti e tutto quanto hanno di più caro, allora è una minaccia alla sicurezza nazionale, e il governo federale deve fornire leadership e coordinare una risposta nazionale. Ovviamente il governo federale non potrà fare tutto ma deve guidare, deve dare la leadership”.
Lodando l’operato dei vigili del fuoco che sono in prima linea per difendere proprietà, Turnbull ha detto: “Possiamo prenderci in giro e dire che non ci troveremo a fronteggiare incendi anche più roventi, ma succederà perché questa è la conseguenza del surriscaldamento globale”.
L’ex rappresentante di Wentworth ha ribadito i problemi del governo ad accettare la realtà dei cambiamenti climatici, dicendo che la fine del suo governo è stata dettata da un gruppetto di liberali e nazionali che negano la realtà dei cambiamenti climatici. “Abbiamo tutti gli strumenti, ma gli elementi della destra trattano quella che dovrebbe essere una questione di fisica e di scienza, di economia ed ingegneria, come se fosse una questiona religiosa e di credo. E questo è completamente folle”.
Il leader laburista, Anthony Albanese, facendo eco all’ex primo ministro, ha detto di aver scritto a Scott Morrison tre settimane or sono, sollecitando una risposta nazionale all’emergenza incendi: “Mi ha risposto dicendo che non era necessaria e che tutto era sotto controllo, quando evidentemente non lo è affatto”.