MELBOURNE – Un documento depositato presso la Corte suprema indicherebbe che il leader dell’opposizione, Brad Battin, aveva ricevuto una consulenza legale sul prestito da 1,5 milioni di dollari- concesso all’ex leader John Pesutto per tutelarlo dalla bancarotta -, secondo la quale il prestito poteva violare la costituzione del Partito liberale. Battin, però, non avrebbe condiviso l’informazione con gli altri membri del comitato che hanno votato a favore del pagamento.
I legali dei risentiti membri del comitato amministrativo - Colleen Harkin, Erin Hunt, Anthony Schneider, Ian Pugh e Marcus, che vorrebbero che il prestito venisse revocato perché costituisce un “beneficio” in violazione della costituzione del Partito - hanno rivelato questo particolare lunedì scorso.
Nella loro citazione in giudizio sostengono che Battin abbia ricevuto una consulenza legale che confermava l’irregolarità del prestito rispetto alla costituzione del partito. Tuttavia, il leader liberale non avrebbe condiviso quest’informazione con gli altri 19 componenti del comitato, che lo scorso mese si sono espressi a favore della concessione del prestito a Pesutto. Quest’ultimo ha così potuto pagare le spese legali dovute alla collega Moira Deeming, scongiurando la bancarotta e le elezioni suppletive nel suo seggio marginale di Hawthorn.
Il Tribunale federale ha ordinato a Pesutto di pagare i costi legali di Deeming, che avrebbe ripetutamente diffamato, insinuando sue simpatie neonaziste. Nella citazione in giudizio si legge: “Il 13 giugno 2025, su richiesta del settimo convenuto, il leader dell’opposizione Brad Battin, è stato fornito un parere legale da parte degli avvocati Stuart Wood e Paul Jeffreys, in merito alla conformità del proposto prestito per Pesutto”.
“Nel parere legale, che non è stato fornito ai membri del comitato amministrativo, i due avvocati hanno sostenuto che il proposto prestito contravverrebbe alla clausola 18.8 della costituzione del Partito”.
Mentre i membri del comitato non sono stati informati di quel parere legale, un’altra consulenza giuridica, che indicava come il prestito fosse ammissibile ai sensi dello statuto del Partito, è stata invece condivisa nel corso della riunione del 19 giugno scorso. Battin confermò in quell’occasione, di aver votato a favore della concessione del prestito per tutelare il Partito liberale da ulteriori danni finanziari e di reputazione, e per permettere all’opposizione di tornare a chiedere conto al governo.
“Con la questione finalmente risolta il Partito liberale può tornare a guardare al futuro – disse Battin dopo la votazione a scrutinio segreto -. Uniti, disciplinati e determinati, ci concentriamo a riguadagnare la fiducia degli elettori e a vincere le elezioni del 2026”.
Vapold, un organismo del Partito liberale, ha versato sul conto corrente di Deeming 1,5 milioni di dollari, mentre Pesutto ha pagato la differenza rispetto al totale di quanto dovuto per le spese legali, pari a 2,3 milioni di dollari. Tuttavia, i fondi sono stati posti in un conto fiduciario fino al termine della disputa sulla validità del prestito.