CANBERRA - Il senatore dei Nazionali del Queensland, Matt Canavan, ha dichiarato che “tutte le opzioni devono rimanere sul tavolo”, inclusa una possibile rottura con il Partito liberale.

“Il nostro è un rapporto d’affari, non un matrimonio”, ha affermato Canavan, sottolineando che i Nazionali dovrebbero agire secondo quanto è “nel migliore interesse del Paese”. Il senatore ha inoltre criticato la strategia del proprio partito durante l’ultima legislatura, definendola troppo accondiscendente verso i Liberali e non più concentrata sulla visione dell’Australia rurale.

Canavan ha ricordato elogiandoli i momenti in cui i Nazionali si sono distinti all’interno della Coalizione, come l’opposizione alla carbon tax di Kevin Rudd e il sostegno al progetto minerario Adani, osteggiato da alcuni dei parlamentari loro alleati.

Nel frattempo, l’ex premier dell’Australia Occidentale, Colin Barnett, ha proposto la fusione dei due partiti, per semplificare la struttura, ridurre i costi e rafforzare il fronte conservatore. Tuttavia, l’ex leader dei Nazionali, Michael McCormack, ha respinto sia l’idea di una scissione che quella di una fusione, sostenendo che la Coalizione rappresenta “la miglior forma di governo per l’Australia”.

I due partiti sono ufficialmente uniti in Queensland dal 2008 sotto la sigla LNP, ma a Canberra mantengono gruppi parlamentari separati. La fusione continua a suscitare polemiche interne, con diversi liberali del Sunshine State che la ritengono una vera e propria “presa di potere” da parte dei Nazionali.