TRIPOLI - “La composizione del governo è pronta e sarà trasmessa oggi alla Camera dei rappresentanti”, ha affermato l’ufficio stampa di Bashagha in una nota. Il Premier è contrapposto a quello in carica, Abdel Hamid Dbeibah.
Per formare il suo governo, l’ex influente ministro dell’Interno ha condotto “approfondite consultazioni con tutti i partiti politici, il Parlamento e il Supremo Consiglio di Stato, e ha esaminato numerose proposte secondo criteri di competenza ed efficienza”, riferisce la nota. Già afflitta da divisioni tra istituzioni concorrenti a est e a ovest, la Libia si è recentemente trovata con due primi ministri rivali a Tripoli dopo aver mancato la cruciale scadenza elettorale di dicembre.
Il 10 febbraio, infatti, il Parlamento insediato a est ha nominato Bashagha in sostituzione di Dbeibah alla guida del governo ad interim.
Tuttavia il Premier in carica assicura che cederà il potere solo a un esecutivo eletto. Oltre alla sostituzione di Dbeibah, i deputati hanno approvato una nuova tabella di marcia politica che deve portare a elezioni presidenziali al più tardi in 14 mesi. Il gabinetto di Bashagha non ha indicato quando si svolgerà il voto di fiducia del Parlamento, ma quest’ultimo ha convocato una riunione per lunedì senza specificare l’ordine del giorno.
All’inizio di questa settimana, nell’affermare che avrebbe ceduto il potere solo a un governo eletto, Dbeibah aveva annunciato lo svolgimento di elezioni legislative entro la fine di giugno, per contrastare il processo avviato dal Parlamento presieduto dal suo rivale Aqila Saleh. Dbeibah aveva anche innescato una polemica contro il Parlamento affermando che la decisione “sconsiderata” di sostituirlo “porterà inevitabilmente alla guerra”.
Dopo anni di conflitti e divisioni, un anno fa era stato nominato a capo di un governo ad interim per guidare la transizione e organizzare elezioni presidenziali e legislative inizialmente previste per lo scorso dicembre. Ma le persistenti liti hanno portato al rinvio, sine die, del doppio scrutinio su cui la comunità internazionale riponeva grandi speranze per porre fine al caos che si è impadronito del Paese dalla caduta del regime di Muammar Gheddafi nel 2011 nel pieno della Primavera araba.