MONTREAL - Secondo l’ICAO, Mosca ha violato il divieto, previsto dal diritto internazionale, di utilizzare armi contro aeromobili civili in volo, ed è dunque responsabile della perdita di vite umane.

Il volo MH17 era partito da Amsterdam con destinazione Kuala Lumpur il 17 luglio 2014, ma fu colpito da un missile mentre sorvolava l’Ucraina orientale, in un’area allora teatro di scontri tra forze ucraine e separatisti filo-russi.

Nel 2022, un tribunale olandese aveva condannato in contumacia due cittadini russi e un ucraino per omicidio in relazione all’attacco. Mosca aveva definito la sentenza “scandalosa”, rendendo noto che non avrebbe estradato i propri cittadini.

Il caso davanti all’ICAO era stato avviato nel 2022 da Australia e Paesi Bassi. Entrambi i governi hanno dichiarato che nelle prossime settimane l’organizzazione valuterà le possibili forme di risarcimento.

Il ministro degli Esteri australiano Penny Wong ha definito la decisione “storica” nella ricerca della verità e della giustizia per le vittime. “Esortiamo la Russia a riconoscere la propria responsabilità e a fornire riparazioni come richiesto dal diritto internazionale”.

Anche il ministro degli Esteri olandese Caspar Veldkamp ha accolto con favore la decisione e ha chiesto che la Russia apra negoziati per i risarcimenti.

L’ICAO non ha potere esecutivo diretto, ma la sua autorità morale e i suoi standard sono riconosciuti globalmente da 193 Stati membri.