TEL AVIV – Tra gli obiettivi c’era una rampa utilizzata per lanciare un razzo verso il Sud di Israele, sabato pomeriggio. Tra gli altri obiettivi, edifici utilizzati da gruppi terroristici, tunnel e altre infrastrutture, afferma l’Idf.

Inoltre, l’esercito afferma che le forze di terra “hanno ucciso diversi terroristi e distrutto edifici dotati di trappole esplosive, infrastrutture di tunnel, postazioni di lancio di carri armati e altri siti utilizzati dai gruppi terroristici”.

Il bilancio complessivo delle vittime (secondo Hamas) è salito a 53.900.

Di fronte a una guerra sempre più feroce e sanguinosa, l’opinione pubblica israeliana è sempre più disorientata e disillusa. Un sondaggio del sito N12 rivela che il 53% dei cittadini ritiene che il premier Benjamin Netanyahu non abbia spinto per la liberazione degli ostaggi, soltanto per poter rimanere al potere. E a confondere e turbare gli israeliani, arrivano anche le false telefonate degli ostaggi.

Nella notte fra venerdì e sabato, diversi cittadini hanno dichiarato sui social media di aver ricevuto chiamate sul cellulare da numeri sconosciuti, con messaggi registrati di ostaggi che imploravano aiuto per essere liberati, con suoni di sirene ed esplosioni in sottofondo.

La direzione nazionale per la sicurezza informatica sostiene che si tratti di “tentativi di creare panico fra la popolazione”.