GENOVA - Il maltempo dello scorso fine settimana ha fatto un vittima in regione. E’ un operaio sessantenne, dipendente della Dock Lanterna, azienda del ciclo dei rifiuti. Si chiamava Carmelo Alfano ed abitava a Airole, in val Roja, zona flagellata dai temporali che hanno provocato frane ed esondazioni. E’ stato così identificato uno degli otto cadaveri recuperati nel ponente ligure in questi giorni. Ora i familiari dell’uomo chiedono di indagare sulla sua morte per accertare se possano esserci responsabilità di terzi. In precedenza erano morti due operai impegnati in un intervento dovuto al maltempo nel comune di Bajardo: il mezzo su cui lavoravano si era ribaltato schiacciandoli. “Aspettiamo ulteriori accertamenti, ma spero che il triste bilancio finisca qui”, ha detto  il presidente della Liguria Giovanni Toti.

Centinaia di pecore e capre travolte dalla furia delle acque e affogate, raccolti di castagne distrutti, serre divelte, verdure e ortaggi sepolti dal fango, alveari devastati dalla tempesta, mucche bloccate in alpeggio, frutteti e coltivazioni distrutti, cascine isolate, campi di riso in raccolta allagati, frane nei terreni, strade rurali interrotte e ponti impraticabili. E’ quanto emerge dal bilancio tracciato dalla Coldiretti sugli effetti dell’ondata di maltempo che ha colpito duramente le campagne della regione facendo esondare fiumi con frane e smottamenti diffusi con centinaia di milioni di danni all’agricoltura e all’allevamento fra strutture, macchinari, produzioni e animali.

In Liguria nella provincia di Imperia, sottolinea la Coldiretti, è stata persa quasi un’oliva su tre pronta alla raccolta. In provincia di Savona, si registrano danni pesanti all’olivicoltura, mentre in Val Bormida ci sono diverse frane e alberi abbattuti. Nel Levante, precisa ancora la Coldiretti, l’esondazione del fiume Vara ha allagato aziende dell’Alta Val di Vara, mentre frane e smottamenti hanno isolato intere aree del Tigullio, la bufera ha scoperchiato i tunnel di diverse aziende e colpito gli uliveti.