MELBOURNE – È naturale che il governo Allan, prima di avventurarsi con la popolare proposta di legiferare il lavoro di casa per almeno due giorni per tutti i dipendenti che possono svolgere le loro mansioni da remoto, aveva fatto i “compiti a casa”.

È quanto ha confermato la ministra dell’Energia, le risorse e i cambiamenti climatici Lily D’Ambrosio, nell’intervista concessa al nostro gruppo editoriale, quando le ho stata chiesto della possibilità che la proposta possa essere incostituzionale: “Non tutti potranno beneficiarne, non tutti possono svolgere il proprio lavoro da remoto, ma chi potrà farlo non si lascerà sfuggire l’occasione, specialmente le famiglie con bambini, avranno modo di accompagnare i figli a scuola o andarli a riprendere, e continuare a guadagnare un salario. Come ho detto non tutti possono lavorare da casa, ma tutti potranno beneficiare di quella misura, perché non viviamo per lavorare ma lavoriamo per vivere. Ci rendiamo conto”.

Eletta per la prima volta nel 2002, D’Ambrosio già ministra ombra dell’Energia nel 2014, ha assunto la responsabilità del dicastero al governo nel 2016 e non l’ha più lasciato.

“Avendo avuto il ruolo ministeriale per molto tempo mi ha dato la possibilità di partire dalle fondamenta su cui costruire il futuro per apportare cambiamenti, specialmente in un campo come quello energetico dove le transizioni non accadono in cinque minuti o cinque mesi, ma sono a lungo termine – ha detto -. Conoscenza e competenza sono fattori critici in questo dicastero e il cambiamento climatico è l’altro elemento importante, perché abbiamo un obiettivo particolarmente ambizioso sulle energie rinnovabili.

Il target che ci eravamo prefissi nel 2020-25 lo abbiamo già raggiunto e al momento il 40% dell’energia prodotta nel Victoria proviene da fonti rinnovabili, e questa è una buona notizia non solo perché stiamo ottenendo la decarbonizzazione del nostro sistema energetico, ma stiamo creando migliaia di posti di lavoro nel settore”.

D’Ambrosio non si è sbilanciata quando le ho chiesto del ridimensionamento del pubblico ufficio (si parla di 3.000 posti di lavoro nel mirino della ministra del Tesoro Jaclyn Symes) e della massiccia presenza della polizia alla recente manifestazione per la pace a Gaza.

“Il governo ha commissionato un rapporto per revisionare il servizio pubblico e sta esaminando le raccomandazioni, per continuare a contenere la spesa pubblica e continuare a fornire servizi adeguati”, ha detto sul primo punto, sottolineando, sul secondo, che la polizia decide autonomamente quale tipo di schieramento di forze mettere in campo: “La prima regola è tutelare la comunità ma è importante rilevare che la marcia di protesta è stata pacifica”.

Sul controverso piano per demolire e ricostruire le 44 torri di edilizia popolare di Melbourne, D’Ambrosio sostiene che “il governo del Victoria ha un programma ambizioso per costruire più alloggi vicini a scuole, trasporti e posti di lavoro, ed è impegnato a costruire case qualitativamente migliori per chi ha vissuto per anni nell’edilizia popolare e per i più vulnerabili”.

La Ministra conviene che i due grandi progetti infrastrutturali che verranno inaugurati alla fine di quest’anno e all’inizio del prossimo – il Metro Tunnel e il Rail Loop – avranno riflessi sulle prossime elezioni, anche se non saranno determinanti per l’esito.

“La crescente popolazione del Victoria merita infrastrutture importanti e moderne, i trasporti sono critici in ogni città globale e Melbourne è una città globale. Il Metro Tunnel e il Westgate Tunnel, che verranno inaugurati entro fine anno, trasformeranno la maniera in cui ci sposteremo. 

Sull’ultimo sondaggio che ha riportato il governo in vantaggio sull’opposizione, D’Ambrosio risponde come la consumata politica che è diventata: “Non badiamo ai sondaggi, perché siamo concentrati sui bisogni delle famiglie e nell’ultima manovra di bilancio abbiamo investito a livelli record sulle misure per alleviare la pressione del costo della vita, e non solo per le famiglie ma anche per le imprese.

Bisogna sempre ricordare che il governo deve servire i cittadini e, quando cambiano le circostanze, il governo deve adeguarsi; siamo lieti che la comunità stia apprezzando i nostri sforzi”.