Hanno abbandonato ogni maschera, ritagliato del tempo per leggersi dentro ed esplorare, con la propria instancabile penna, la realtà circostante, prima ancora di varcare molteplici universi immaginari. Le autrici italo-australiane Maria Pasquale, Jenna Lo Bianco, Pia Gava e Paola Bacchia sono ormai note al pubblico Down Under per una costante e prolifica produzione letteraria, oltre che per una passione recondita per il buon cibo italiano e per le peculiarità culturali tipiche del Belpaese.
In un pomeriggio particolarmente soleggiato, lo scorso 30 gennaio, in centinaia sono accorsi presso il noto ristorante Florentino, nel cuore di Melbourne, per l’attesa serata ‘The Big Italian Australian Authors’ Dinner’, un’occasione per “mangiare, conversare e ridere”, proprio come gli italiani sono abituati a fare ogni giorno attorno a una tavola.
Ad accompagnare gli ospiti durante l’evento e a condurre le autrici in un percorso a ritroso nella loro carriera è stata la celebre ed esuberante Catriona Rowntree, la donna australiana ad aver viaggiato più di tutti e conduttrice del programma televisivo Getaway da ormai 29 anni.
“Ci saranno così tante persone, stasera in questa sala, a trovare ispirazione in queste straordinarie donne – ha introdotto la moderatrice –. Sono esempio di determinazione, amore per la famiglia e per la scrittura in ogni forma”.
L’autrice e insegnante di cucina Paola Bacchia ha preso per prima il microfono per accompagnare i commensali attraverso un racconto tratto dalla sua ultima pubblicazione Adriatico. Figlia di migranti italiani emigrati dall’area nord-est d’Italia, è cresciuta ispirandosi a sua madre Livia, al cibo veneto e della Costa adriatica settentrionale, e ricercando sempre la bontà della frutta e della verdura coltivate nell’orto di suo padre Nello. Durante la lettura di un passaggio tratto dal suo libro, ha voluto ricordare l’incontro speciale con una ragazza di Dorsoduro – il quartiere universitario di Venezia – che l’ha guidata attraverso le meraviglie del mercato locale. “E poi il ritorno in città sulla sua barca, tra gondole e taxi acquatici, dirette al suo elegante appartamento veneziano per una ricca cena: quaglia cotta in padella, piccole seppie condite, il tutto annaffiato da Prosecco”.
Ancora oggi, attraverso i suoi libri – Italian Street Food, Istria, At Nonna’s Table – e il progetto ‘Italy on my Mind’, tra ricette autentiche, scrittura e fotografia, prova a ricordare il profondo legame con la sua famiglia e la loro terra d’origine.
Jenna Lo Bianco, autrice bestseller di narrativa femminile, pubblicata ormai in tutto il mondo, ha invece raccontato agli ospiti in sala del suo percorso professionale che è iniziato con l’appassionato insegnamento della lingua italiana e continua oggi con i successi editoriali di The Italian Marriage, Love & Rome e Venetian Lessons in Love.
“Ho ricevuto ben 160 rifiuti da agenti letterari e case editrici: sono tante occasioni per dire a una persona che non è brava abbastanza”, ha raccontato. Ma non ha mai perso di vista l’obiettivo, e con perseveranza ha rincorso il fine ultimo, tanto da poter lasciare il suo lavoro da insegnante di fronte al successo editoriale ottenuto con la pubblicazione dei suoi romanzi.
Pia Gava ha capito di dover trasformare la sua tenace passione per la cucina in una vera e propria professione dopo la partecipazione al celebre programma MasterChef Australia nel 2017. Il suo libro Pia’s Table, scritto e illustrato con la tipica atmosfera retrò delle case italo-australiane, intende celebrare la storia e le tradizioni tramandate di generazione in generazione nella sua famiglia.
“Custodisco gelosamente tutti i momenti condivisi con i miei genitori: l’annuale preparazione del sugo, il vino di papà – ha raccontato Gava durante l’evento, leggendo un passaggio dalla sua pubblicazione –. Amavo andare al mercato con mia madre il sabato mattina, e osservarla in cucina confermava che l’unico modo per creare una ricetta era con ‘una manciata di questo e un pizzico di quello’. […] Il mio ricordo preferito da bambina risale ai momenti in cui mi sedevo su uno scalino per guardare mia madre preparare la pasta; e ne rubavo così tanta dal tavolo. Ringrazio i miei genitori per la passione, le tradizioni povere e casalinghe che custodisco nel mio cuore”.
A prendere poi il microfono è stata la pluripremiata giornalista e autrice Maria Pasquale, nonché organizzatrice dell’intima serata. Nata da genitori italiani a Melbourne, ha sempre saputo che “l’Italia fosse il suo destino”. Nonostante la formazione e l’esperienza professionale in politica e storia, Pasquale ha deciso di raggiungere la Città Eterna per inseguire il sogno della scrittura, guidata dai sapori e dai colori del Belpaese; il quotidiano La Repubblica l’ha di recente nominata una delle esperte di viaggi più influenti di Roma. Collaboratrice per USA Today, CNN, Condé Nast, tra i tanti, e già autrice di I Heart Rome, How to be Italian e The Eternal City, ha da poco presentato il suo quarto libro, Mangia.
“Conosco l’Italia da una vita e la amo da altrettanto tempo – ha raccontato Pasquale, leggendo agli ospiti in sala qualche pagina tratta dalla sua ultima pubblicazione –. In Mangia, attraverso un’Italia che non ha un menù o una cultura omogenei, si potrebbe quasi descrivere come 20 Paesi diversi in uno, sempre uniti dalla convivialità, l’arte dello stare insieme”.
“Lo sapevi che il risotto sarà sempre più delizioso al Nord? Che gli spaghetti non vengono mai serviti con il ragù alla bolognese? Che il cous cous è un piatto tipico in alcune parti della Sicilia? O che i toscani preparano il pane senza sale? – ha continuato l’autrice –. Ma ti ricorderai sempre come ti sei sentito quando hai mangiato la tua prima pizza a Napoli, quando ti sei leccato la ricotta dalle dita dopo aver divorato un cannolo in Sicilia. O ancora, ricorderai la sapidità di quella carbonara romana che non avresti mai voluto che finisse. Momenti come questi mi fanno sentire viva”.