MONTEVIDEO - Anche quest’anno è ripartito il progetto di introduzione della lingua italiana in tredici scuole primarie dell’Uruguay. Antonella Agostinis, dirigente scolastica dell’Ambasciata italiana di Montevideo, spiega il progetto e la situazione attuale dell’insegnamento della lingua nel Paese.
Il progetto prevede il coinvolgimento di tredici scuole elementari pubbliche del Paese, che offrono agli alunni del quinto e sesto anno la possibilità di frequentare un corso di lingua italiana, inserito a pieno titolo nel programma didattico annuale. Un programma nato da un’idea della Trentini nel Mondo presentata attraverso l’Ambasciata italiana in Uruguay al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, che lo finanzia per il secondo anno consecutivo, con l’obiettivo di avvicinare allo studio della lingua italiana gli studenti degli ultimi anni delle scuole elementari dell’Uruguay.
Antonella Agostinis ha svolto un ruolo significativo nel coordinamento delle diverse fasi del progetto: durante la fase preliminare, ovvero quando si comincia a scrivere il progetto, la dirigente scolastica è stata il punto di riferimento tecnico didattico, e ha a svolto, inoltre, un’altra funzione fondamentale affiancando l’Associazione nella selezione degli insegnanti coinvolti.
La dirigente scolastica dell’Ambasciata, inoltre, in coordinamento con il Departamento de Segundas Lenguas y Lenguas Extranjeras, che si occupa dell’insegnamento delle lingue in primaria, e con l’Associazione Trentini Nel Mondo, pianificano le attività didattiche degli insegnanti oltre ad offrire loro sostegno e seguimento delle varie attività, come la promozione di concorsi da parte dell’Ambasciata. “È un progetto molto molto interessante perché ci permette di arrivare anche in dipartimenti lontani dalla capitale, in scuole anche più periferiche dove ci sono meno opportunità”, spiega Agostinis.
La coordinatrice didattica, la professoressa Angelica Klaus, e Antonella Agostini stanno ultimando la preparazione di un libro per l'insegnamento dell'italiano ai bambini intitolato “Un, due, tre, stella”. Si tratta di un libro biculturale, che include anche intere sezioni, chiamate “finestre sull'Italia”, che parlano della cultura italiana, ma propongono anche un confronto con l'Uruguay. È un testo che “la scuola primaria necessitava: i libri che ci sono in Italia non sono adeguati alle richieste locali”. Purtroppo, aggiunge Agostinis, “Non c'è molta editoria neanche in Italia sull'insegnamento a bambini stranieri".
Questo programma è l’unico nell’ambito della scuola elementare pubblica, l’insegnamento della lingua italiana si mantiene anche programma del quinto anno di humanidades del liceo notturno. Al di fuori dell’istruzione pubblica uruguaiana, la sede principale per l’istruzione dell’italiano è la Scuola Italiana di Montevideo, dove gli studenti frequentano corsi d’italiano fin dall'infanzia, tanto nella scuola primaria, come nella media, e nel liceo nelle orientazioni linguistico e scientifico. I diplomi emessi dalle Scuola italiana di Montevideo sono validi anche in Italia.
Attualmente è, però possibile accedere a corsi di italiano nei CLE (centro di lingue straniere) che è un programma per l'insegnamento di lingue straniere che include, oltre all’italiano, il tedesco, il francese, e il portoghese; e che è costituito da 24 centri distribuiti in diverse regioni del Paese.
All’IPA (Instituto professori Artigas) è possibile ottenere il professorato d’italiano, una laurea quadriennale, ogni anno vengono formati circa 6 o 7 docenti di lingua italiana. Da qualche anno, inoltre, esiste il Lettorato di italiano presso l’Udelar (Università della Repubblica), “che è colonna importante della diffusione della nostra lingua e cultura”, come commenta Antonella Agostinis, che aggiunge: “Un altro ruolo importante nell’insegnamento della lingua italiana è dell’Istituto Italiano di Cultura (IIC), un vero faro di iniziative, non ci sono solo i corsi di lingue, ma tantissime attività”.
L’IIC, infatti, offre non solo corsi di lingua italiana per alunni, ma anche corsi di aggiornamento per docenti, oltre ad una grande varietà di eventi e attività aperti non solo agli studenti dell’istituto, ma a tutta la comunità italiana e chiunque sia interessato ad assistere.
Nel settore delle certificazioni linguistiche ci sono diverse opzioni: da pochi anni il Centro Culturale Dante Alighieri dell’Uruguay ha portato la certificazione PLIDA nel Paese, mentre l’IIC offre la certificazione CELI ed è anche la sede degli esami CELI e CILS.
L’Ambasciata italiana collabora strettamente con Políticas Lingüísticas di ANEP (amministrazione nazionale dell'educazione pubblica) nell’affiancamento della formazione degli insegnanti, nella promozione culturale e, dal 2018, nella preparazione dei docenti di ANEP e studenti dei CLE alle certificazioni CELI, oltre ai corsi di aggiornamento per i docenti.
Infine, anche se è poco noto, la lingua italiana viene insegnata all’ENAL (Scuola nazionale dell’Arte Lirico) del Sodre, dove i giovani cantanti lirici imparano non solo l’italiano, ma anche il francese e il tedesco.