SYDNEY - La scorsa settimana si è tenuta a Sydney, presso l’International Convention Center, l’edizione 2023 di Indo Pacific, un appuntamento internazionale che si svolge a cadenza biennale nella capitale del New South Wales, specificamente dedicata all’industria della difesa navale e del commercio marittimo e considerata la più importante in Australia per la nautica militare e i sistemi da difesa.
L’evento, organizzato dall’Industry Defence & Security Australia, divisione no-profit di AMDA-Aerospace Maritime & Defence Foundation of Australia, conta sul supporto di tutte le entità governative australiane: in particolare, della Marina Militare (Royal Australian Navy), del ministero della Difesa, del ministero dell’Industria e del Dipartimento degli acquisti per la Difesa oltre che del governo del NSW, dove ha luogo.
Ogni edizione conta sulla presenza media di oltre 20.000 visitatori, più di 600 aziende espositrici provenienti da varie nazioni e circa 200 delegazioni governative e militari provenienti in prevalenza dai Paesi limitrofi.
Alla recente manifestazione ha partecipato anche il deputato italo-australiano Nicola Carè assieme all’ambasciatore d’Italia a Canberra, Paolo Crudele, al console generale d’Italia a Sydney, Andrea De Felip, al presidente della Camera di Commercio di Sydney, Fabio Grassia, e al segretario generale Rachele Grassi, accompagnati dalla direttrice dell’ICE, Simona Bernardini.
Presenti anche due delegazioni ufficiali della Difesa e della Marina Militare italiana coordinate dall’addetto militare italiano a Canberra, Marco Bertoli, con il generale di brigata Luca Piperni e il colonnello Salvatore Trincone vicedirettore del 3° dipartimento “politiche industriali e relazioni internazionali”.
Commentando l’evento Carè ha dichiarato che “sono state avviate azioni di comunicazione a sostegno della presenza italiana e favorito il match-making tra i rappresentanti delle aziende italiane presenti e le delegazioni estere in visita, in collaborazione con l’addetto militare italiano a Canberra”.
“Inoltre - ha spiegato il deputato Pd, componente della Commissione difesa e dell’assemblea parlamentare Nato - per affrontare i rischi strategici attuali, si è parlato di un auspicabile cambiamento nella struttura delle forze armate australiane”. “Si enfatizza infatti - ha affermato Carè - la necessità di un processo di acquisizione di capacità più efficiente e di bilanciare l’industria australiana con l’acquisizione tempestiva di attrezzature e tecnologie provenienti dall’estero”.