BUENOS AIRES – Attesa da tempo, finalmente la Cattedra Italia dell’Università di Belgrano (nell’omonimo quartiere della capitale) ha un atto di nascita ufficiale: la risoluzione 119/23 con cui, il 6 dicembre scorso, è stata istituita.
Il nome completo è “Cattedra Italia: della cultura giuridica, delle lettere e del patrimonio artistico e culturale d’Italia e d’Argentina”.
Un nome che è già un programma: rappresenterà uno spazio in cui organizzare scambi accademici, culturali e di ricerca tra i due Paesi, favorendo la mobilità dei docenti e ricercatori.
Promuoverà la ricerca bilaterale in campi come lingua, diritto (pubblico e privato), protezione dei diritti umani, sostenibilità, patrimonio culturale, arte, storia (in particolare quella comune).
Fomenterà inoltre la creazione di progetti di ricerca specifici sulla cultura giuridica moderna e contemporanea e sulla cooperazione tra i due Paesi.
Il progetto dell’Università di Belgrano è stato sostenuto fin dall’inizio dal presidente del Comites di Buenos Aires che ha lavorato con il rettore della facoltà di Diritto e Relazioni Internazionali dell'Università, Dino Bellorio Clabot, espero di diritto ambientale ed ex membro del Comites.
Così il Comites ha annunciato la nascita della Cátedra Italia.
“Stiamo approfittando delle vacanze per decidere la composizione del corpo docente – spiega il presidente del Comites Darío Signorini –. L’obiettivo è essere oberativi già da aprile prossimo”.
La cattedra funzionerà all’interno della Facoltà di Diritto, pur occupandosi di cultura in senso ampio. Nella premessa della risoluzione con cui è stata istituita, si afferma infatti che è nella cultura giuridica – oltre che in altri campi del sapere e dell’agire umano – che si riflettono le grandi sfide imposte da cambiamenti sociali sempre più rapidi.