Anche quest’anno ha avuto luogo una ricorrenza che unisce profondamente la comunità italiana: la festa in onore della Madonna del Carmine di Colle D’Anchise. Sabato primo marzo, una folla di fedeli si è radunata presso la chiesa del Sacro Cuore a Oakleigh per rendere omaggio alla Madonna, segno di una devozione che affonda le radici nella memoria e nel cuore di tutti i presenti.
La celebrazione è iniziata con la Santa Messa, seguita dalla suggestiva processione che ha attraversato i dintorni della chiesa, accompagnando il pubblico in un momento di riflessione e preghiera. Nel pomeriggio, i festeggiamenti si sono trasferiti al Whitehorse Club di Burwood East, dove amici e simpatizzanti hanno avuto l’opportunità di gustare una prelibata cena di quattro portate, mentre la musica del noto complesso No Limits ha animato la serata, facendo ballare e divertire più di trecento partecipanti.
In una testimonianza emozionante, uno dei membri dell’associazione, Cristina Spina, ha ricordato le origini della festa: “Esattamente vent’anni fa, abbiamo deciso di portare la statua della Madonna del Carmine da Campobasso a Melbourne. Per noi, la Madonna è come una matrona, una figura centrale nelle nostre tradizioni”.
“Inizialmente – ha proseguito Spina –, a causa delle restrizioni, non potevamo portarla fisicamente in Australia, perché trattandosi di una statua di legno, era necessaria una quarantena, ma i nostri concittadini ci hanno donato al suo posto un quadro bellissimo. Nel 2005, quaranta persone, assieme al parroco del luogo, sono venute qui per portare il quadro e per celebrare questa festa, che ormai è diventata un appuntamento annuale, interrotto solo durante il periodo del Covid. Ora però, è il momento della nuova generazione, di chi dovrà portare avanti questa tradizione con lo stesso spirito di fede e di comunità”, ha concluso Spina.
La tradizione di Colle D’Anchise ha avuto un’importante continuità anche nell’abbigliamento dei partecipanti, molti dei quali hanno indossato i costumi tradizionali del paese d’origine. Un tocco di nostalgia e orgoglio che ha sottolineato ancora di più il forte legame con le proprie radici.
Nella sala è stata allestita anche una piccola mostra fotografica che documentava le celebrazioni degli anni passati, testimoniando il passaggio del tempo e la forza delle tradizioni che resistono e si rinnovano. In tanti hanno rivissuto ricordi ed emozioni, rivedendo amici e parenti, alcuni dei quali non si vedevano da anni.
“Abbiamo pregato l’Ave Maria insieme prima di iniziare i festeggiamenti – ha raccontato Carolina Draga, che ha partecipato all’evento –, e la gioia di ritrovarci è stata palpabile. La serata è stata un mix di spiritualità, allegria e calore umano. È stata una bellissima occasione per rafforzare i legami con la nostra comunità e per trasmettere il valore delle nostre usanze alla nuova generazione.”
L’ottimo lavoro svolto dall’attivissimo comitato – composto da Michele e Angela Spina, Cristina Spina, Maria Luisa D’Angelo, Pierino De Camillis, Fernando e Cristina Di Petta – e la preziosa collaborazione con Mario Di Gregorio, sponsor dell’evento, hanno contribuito al successo della giornata.
L’appuntamento per il prossimo anno è già fissato: il 21 febbraio 2026 si celebrerà un’altra edizione della festa con la solita Messa, la processione e il grande banchetto. Un’occasione che vedrà un coinvolgimento ancora maggiore delle nuove generazioni, per fare in modo che la tradizione della Madonna del Carmine di Colle D’Anchise continui a crescere. La comunità è pronta a sostenere la bellezza della tradizione, della cultura e della fede, mantenendo viva una storia che, come questa, si rinnova ogni anno.