BRISBANE - Pullin, che aveva 32 anni ed era nato a Mansfield in Victoria, è deceduto durante una battuta di pesca in Queensland, nei pressi di una spiaggia di Coolangatta nella Gold Coast Pullin era soprannominato “Chumpy” ed era stato il portabandiera dell’Australia alle Olimpiadi invernali di Sochi del 2014.
Il campione di snowboard aveva vinto due mondiali, conquistando anche un bronzo, e ottenuto ben 20 podi nella Coppa del Mondo. Nove le sue vittorie iridate, tutte nella specialità dello Snowboard cross. Aveva partecipato anche alle Olimpiadi del 2010 e del 2018.
Pullin sarebbe stato trovato privo di sensi sott’acqua da un subacqueo che stava facendo un’immersione e poi sarebbe stato portato a riva dai bagnini. I paramedici sono poi intervenuti nel tentativo di rianimarlo ma senza successo.
“Abbiamo ricevuto una chiamata d’emergenza da alcuni bagnini - ha dichiarato Justin Payne, responsabile del soccorso paramedico di Coolangatta -, i quali ci hanno detto che stavano tentando di rianimare un uomo trovato privo di sensi sul fondo dell’oceano da un altro sub. Nonostante si sia cercato di rianimarlo per 45 minuti, non è stato possibile salvargli la vita”. Secondo la polizia statale Pullin potrebbe essere deceduto per una sincope da apnea prolungata.
“Sei stato un atleta incredibile, amato compagno di squadra e un modello, ci mancherai molto”, ha commentato la squadra olimpica australiana, di cui Pullin ha fatto parte tre volte, celebrandolo con gli scatti dei suoi momenti sportivi più belli.
“È un giorno estremamente triste per tutti noi”, ha dichiarato Ian Chesterman, capo missione australiano per le Olimpiadi invernali di Vancouver (2010), Sochi (2014) e Pyeongchang (2018). “’Chumpy è stato un campione in tutti i sensi. Oltre ad essere un campione nel suo sport, ha avuto un grande carisma che gli ha permesso di essere un leader naturale”, ha aggiunto. “Era sempre pronto