ROMA - Bufera su Francesco Lollobrigida dopo la ricostruzione del Fatto Quotidiano che accusa il ministro dell'Agricoltura di aver fatto fermare ieri un treno Frecciarossa diretto a Napoli, in ritardo per un guasto, per poi scendere a Ciampino e continuare in auto verso l'inaugurazione del parco di Caivano. 

“I ministri possono usare i mezzi dello Stato ma non possono fermare i treni di tutti i cittadini. Se la notizia sarà confermata, chiederemo in Aula le dimissioni di Lollobrigida”, commenta il leader di Italia Viva Matteo Renzi. 

“Il ministro Lollobrigida non può trasformare i treni italiani nella sua auto blu. La fermata straordinaria imposta da Lollobrigida a Ciampino è un atto di arroganza ingiustificabile, uno schiaffo a tutti i cittadini sul suo stesso treno, già in ritardo, e a tutte le persone che fronteggiano i disservizi causati dalla mancanza di finanziamenti nei trasporti del governo Meloni”, dichiara il deputato dem Andrea Casu. 

“Dalla sovranità alimentare per l'Italia alla sovranità ferroviaria per Lollobrigida. Se risultasse vera la notizia che ha fatto fermare un treno, non dovrebbe attendere e correre in Parlamento a spiegare. I cittadini, già vessati da un sistema di trasporti penoso, devono subire l'umiliazione di un ulteriore ritardo per le esigenze di un ministro”, afferma il segretario di Più Europa Riccardo Magi. 

“Il fatto, non smentito, rappresenta un segnale devastante della politica ai cittadini. Una politica che lascia a terra famiglie e cittadini mentre utilizza un mezzo di trasporto come privilegio personale. Lo definirei un privilegio da prima repubblica. Ci riserveremo tutte le valutazioni del caso”, commenta il presidente del M5S Giuseppe Conte. 

Fratelli d'Italia, però, difende Lollobrigida: “Nessun disagio, contro di lui sciacalli. Dal solito quotidiano, con la schiera al seguito di alcuni parlamentari della sinistra, arriva l'ultimo attacco contro il ministro Lollobrigida. La sua colpa sarebbe quella di essere sceso, a causa di un grave ritardo, dal treno Frecciarossa e senza recare disagio ai passeggeri, pur di presenziare all'inaugurazione del parco urbano a Caivano. È lampante che l'assenza di un ministro a un'iniziativa che sancisce la rivincita dei cittadini contro la criminalità, sarebbe stato un danno all'immagine dello Stato”, difende il capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, Tommaso Foti. 

“Se la colpa di Lollobrigida è voler essere presente a Caivano, aver usato un mezzo pubblico e aver trovato un'alternativa per raggiungere il luogo, è evidente che certi sciacalli non sappiano a cosa aggrapparsi. Fa sorridere la richiesta di dimissioni da parte di Renzi, che si fece fare l'air force Renzi tutto per lui”, conclude Foti.