ROMA - Il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ha firmato il decreto sul fermo pesca. Lo rende noto il sottosegretario al Masaf Patrizio La Pietra, spiegando che la firma rappresenta la conferma dell’impegno del governo Meloni a sostegno dell’attività dei pescatori italiani e a tutela delle marinerie. 

Già nel decreto sperimentale dello scorso anno erano state introdotte misure che assicuravano una flessibilità nella gestione delle attività dei pescherecci, per esempio garantendo la possibilità di pescare anche il sabato e la domenica, oltre a non prevedere nessun giorno aggiuntivo obbligatorio di fermo.  

In concreto, ricorda il sottosegretario, le imprese di pesca avevano la possibilità di scegliere autonomamente i periodi di pausa lavorativa, adattandoli alle proprie esigenze operative, alle condizioni meteo locali e ai cicli vitali della fauna ittica interessata dall’attività. 

Partendo da questi presupposti, nel decreto 2025 sonno state introdotte ulteriori novità importanti per il settore, come un nuovo sistema per calcolare lo “sforzo di pesca”, una misura dell’intensità dell’attività in una determinata area e periodo di tempo. 

Da ora, questo indicatore sarà conteggiato dal momento in cui l’unità di pesca entra nella zona di attività al momento in cui ne esce, così da poter conteggiare esclusivamente il periodo effettivo in cui lavora.