LONDRA - Dalla comunità italiana che vive sull’isola di Man, alle diverse generazioni di immigrati giunti nei decenni sull’isola fino al racconto dei giovani ‘expat’ arrivati di recente nel Regno Unito per trovare la propria dimensione all’estero.

Molte storie sono state raccolte in dieci anni dall’emittente radiofonica London One Radio, la radio degli italiani nella capitale britannica fondata nel 2014 e pronta a festeggiare in settembre il suo decimo anno di attività.

Con la rubrica intitolata ‘Storie di italiani in UK’ è emerso uno spaccato inedito sulle vicende delle persone che hanno iniziato una nuova vita in Gran Bretagna, portando però con loro una parte del Paese e spesso della regione d’origine. È il caso della comunità che vive sull’isola di Man, la dipendenza della monarchia nel mar d’Irlanda considerata un paradiso offshore: sono 156 gli italiani e lavorano soprattutto nel settore dell’accoglienza. Fra loro Michele Tramontana, siciliano d’origine, che oltre ad aver aperto un ristorante si è dedicato alla pittura con notevoli risultati: alcuni suoi quadri sono diventati nel 2023 dei francobolli britannici, con tanto di iniziali di re Carlo III, raffiguranti paesaggi dell’isola.

Il lavoro condotto dall’emittente radiofonica, che dal 2017 ha affiancato all’audio anche il video e pubblica i filmati sui propri canali social e sulla piattaforma Youtube, si è concentrata fra l’altro sulla presenza degli italiani ai massimi livelli culturali del Regno, come con l’intervista a Marco Liviero, insegnante di lingua inglese all’Eton College, la prestigiosa scuola privata da cui sono usciti molti primi ministri e il futuro re, il principe William.

La rubrica ha dedicato molto spazio anche alla storia e a come sono nate le comunità italiane in città come Londra, Manchester e Bedford, oltre a quelle delle zone rurali, e alla tragedia dell’Arandora Star, la nave britannica carica di internati civili italiani e tedeschi da deportare in Canada, silurata al largo delle coste irlandesi da un u-boot della marina militare nazista nella Seconda guerra mondiale. Grande risalto è stato dato anche alle vicende di successo meno note: come quella di Domenico Antonelli, emigrato in Inghilterra nel 1884, che prima produsse biscotti, anche per l’esercito di sua maestà durante l’ultimo conflitto mondiale, per poi specializzarsi nei coni gelato e ancora oggi i suoi nipoti portano avanti l’attività di famiglia, arrivata a livelli industriali.

“Storie del genere fanno riflettere su quanto ci si debba sentire orgogliosi di essere italiani all’estero - ha detto il conduttore dell’emittente Philip Baglini - la cosa che mi ha più colpito è il fatto che ci siano persone arrivate nel Regno Unito all’età di 15 anni e tornate in Italia poche volte, ma amano il loro Paese d’origine e lo onorano ogni giorno con il loro lavoro”.

L’attività di London One Radio si è ulteriormente espansa di recente con l’ingresso nella piattaforma internazionale del Globo Tv, che trasmette, tra gli altri, anche i canali della Rai.