LONDRA – Negligenze e gravi ritardi: è quanto un rapporto pubblicato martedì denuncia a carico delle autorità britanniche, in relazione agli abusi sessuali collettivi compiuti per anni attorno al 2000 nel nord dell’Inghilterra da parte di gang asiatiche di pedofili.
Il documento, firmato da Louise Casey, funzionaria governativa esperta di questioni sociali e membro della Camera dei Lord, è destinato ad aggravare l’imbarazzo per il governo laburista di Keir Starmer: costretto già nei giorni scorsi ad annunciare – con l’ennesima inversione a U, annunciata in extremis quando era ormai chiaro che il rapporto odierno glielo avrebbe imposto – l’apertura di un’inchiesta indipendente nazionale a vasto raggio su questo fenomeno.
Dopo aver respinto per mesi le sollecitazioni avanzate al riguardo dalle opposizioni di destra, tanto dal partito conservatore di Kemi Badenoch quanto da Nigel Farage, leader di Reform UK, partito politico euroscettico, populista e sovranista. E contestato come strumentali le polemiche di Elon Musk, ex consigliere del presidente degli USA Donald Trump.
La revisione condotta da Louise Casey ha ammesso che l’etnia delle gang è stata “ignorata”, per timore che le organizzazioni potessero “apparire razziste”. E sebbene i dati raccolti sull’etnia di vittime e colpevoli di sfruttamento sessuale minorile di gruppo “non siano sufficienti per trarre conclusioni a livello nazionale”, il rapporto afferma che “ci sono state abbastanza condanne in tutto il Paese di gruppi di uomini provenienti da contesti etnici asiatici da giustificare un esame più approfondito”. Eppure, “invece di un esame, abbiamo assistito a un’oscuramento del problema”.
Il rapporto di Casey include 12 raccomandazioni che il Gabinetto Starmer promette in queste ore in Parlamento di attuare interamente, per bocca della ministra dell’Interno, Yvette Cooper: a cominciare dall’impegno a far luce sui sospetti d’inadempienza da parte di qualunque struttura pubblica e da quello di consentire alla Polizia la raccolta di dati anche sull’origine etnica dei colpevoli di pedofilia e abusi sessuali di gruppo su minorenni.
In risposta, la leader del Partito conservatore Kemi Badenoch ha accusato il governo di una grande mancanza di leadership per non essere intervenuto prima. Badenoch ha accusato il Primo ministro di aver atteso mesi che qualcuno prendesse una decisione per lui, e ha aggiunto che molte delle città in cui hanno operato gang dedite ad abusi sessuali su minori si trovavano in aree amministrate governate dal Partito laburista.