LONDRA - Sono quasi 300mila i passeggeri destinati a rimanere a terra oggi dopo la chiusura dell’aeroporto di Heathrow in seguito a un vasto blackout, causato da un incendio in una sottostazione elettrica nell’ovest di Londra. Lo afferma la società di analisi dell’aviazione civile Cirium, in base a una stima realizzata sugli oltre 1300 voli programmati per la giornata nello scalo più importante del Regno Unito e il più trafficato d’Europa. 

“Per garantire la sicurezza dei nostri passeggeri e colleghi, Heathrow rimarrà chiuso fino alle 23:59 del 21 marzo”, ha affermato la Heathrow Airport Holdings.

I disagi, con conseguenze a livello mondiale, sono destinati ad andare avanti per giorni, dopo che diversi voli sono stati deviati su altri aeroporti: servirà quindi tempo, fino a una settimana, per tornare alla piena normalità. Intanto alcune compagnie aeree, come Ryanair ed Easyjet, stanno organizzando dei voli supplementari da altri scali o mettendo a disposizione più posti sulle proprie tratte per aiutare i passeggeri colpiti dalla chiusura di Heathrow. 

I media del Paese sottolineano che non si vedeva una situazione del genere dal 2010, quando l’eruzione di un vulcano islandese bloccò per giorni il sistema dell’aviazione britannico ed europeo, colpendo 10 milioni di passeggeri.

“Heathrow sta subendo un’importante interruzione di corrente”, ha affermato il gestore dell’aeroporto, aggiungendo che “i passeggeri non devono recarsi all’aeroporto, in nessun caso, finché non riaprirà”. 

L’aeroporto di Gatwick in Gran Bretagna ha dichiarato oggi che accetterà alcuni dei voli destinati a Heathrow. “Siamo a conoscenza della situazione odierna all’aeroporto di Heathrow e stiamo supportando come richiesto. I voli da Londra Gatwick operano regolarmente oggi”, ha dichiarato l’autorità del secondo aeroporto londinese su X. 

Per i vigili del fuoco di Londra “i nostri investigatori antincendio inizieranno le loro indagini e continueremo a lavorare a stretto contatto con i nostri partner per ridurre al minimo i disagi e supportare la comunità”, hanno affermato in un aggiornamento sui social media. 

La Bbc ha confermato il coinvolgimento dell’antiterrorismo britannico, seppure per ora solo a titolo “cautelativo”, nelle indagini sull’incendio. L’emittente cita sue fonti informate secondo le quali comunque al momento non sono emersi “indizi di sabotaggio” o di piste diverse rispetto a potenziali cause accidentali. L’interessamento dell’antiterrorismo alle verifiche in corso ad opera della polizia locale dei vigili del fuoco fa parte delle “precauzioni del caso”, ha detto una fonte.  

Più tardi l’informazione è stata formalizzata in un comunicato della Metropolitan Police di Londra (Scotland Yard), dipartimento di polizia da cui dipende il comando dell’antiterrorismo nazionale britannica. “Stiamo lavorando con i vigili del fuoco della London Fire Brigade - vi si legge - per stabilire le cause dell’incendio, che resta sotto investigazione. Sebbene al momento non vi siano indicazioni di possibili atti intenzionali, continuiamo a tenere la mente aperta” sulle ipotesi investigative.  

Nel comunicato si osserva poi come l’incendio nella sottostazione riguardi - e abbia coinvolto anche negli effetti allargati - “infrastrutture nazionali strategiche”, come l’aeroporto di Heathrow: ragion per cui “il comando antiterrorismo della Met Police ha assunto ora la guida del coordinamento dell’inchiesta”. Una decisione - conclude la nota - legata alla “disponibilità di specialisti e alle capacità” su cui questa struttura può contare “per far progredire le indagini” più rapidamente, “minimizzando i disagi e contribuendo a identificare le cause”. 

Il ministro dell’Energia britannico Ed Miliband, intervistato dalla Bbc, ha definito l’accaduto come “un evento senza precedenti”. 

“Non conosciamo ancora la causa dell’incendio”, ha aggiunto Miliband, sottolineando che il governo laburista di Keir Starmer vuole fare piena luce su quanto accaduto ed evitare che si ripeta in futuro. La priorità al momento “è quella di riportare alla normalità l’attività dello scalo e ripristinare la corrente nella zona della capitale colpita”.