Licia Ficulle ammette “di essere cambiata, di aver mutato la sua prospettiva di vita” dal giorno in cui ha messo per la prima volta piede in Australia.

Originaria della provincia di Grosseto, in Toscana, è giunta a Sydney nel lontano 2008: “Ma si è trattata di una sosta di breve durata, avevamo un amico di famiglia residente downunder”, racconta. Eppure, terminati gli anni di studio universitario, prima a Milano con una laurea in Comunicazione e poi a Torino per un Master in Traduzione e Doppiaggio, ha voluto dare una possibilità a quel bagliore di curiosità che le si era acceso qualche anno prima.

Nel 2016, il trasferimento definitivo in New South Wales e le prime esperienze da migrante: dal lavoro nella ristorazione all’obbligo degli 88 giorni in una farm per poter prorogare il visto Working Holiday per ulteriori dodici mesi.

“Anche quella, però, è stata un’avventura, perché ho avuto la possibilità di lavorare in una fattoria di asparagi e aglio, nel cuore di Mildura. È stato divertente, ma dopo sei mesi ero esausta – continua, ridendo –. Alla fine del percorso, mi sono regalata un road trip per scoprire l’Australia e l’Outback: da Melbourne, Adelaide e poi su fino a Darwin”.

Il passaggio, seppur breve, nella capitale del Victoria ha cambiato ogni cosa e Licia Ficulle si è ritrovata a Preston per dare il via al suo reale percorso professionale. “Mi sono innamorata immediatamente di Melbourne – racconta –; questa città mi ha dato la spinta di dar vita a una ditta di pulizie e mi ha convinta a inseguire il sogno dello yoga”.

Nonostante i lunghi viaggi e i cambiamenti continui, Ficulle non ha mai smesso di praticare quella disciplina “che fa bene al corpo e alla mente”. Dopo alcuni corsi specialistici, oggi è infatti un’istruttrice di yoga presso lo studio Prana House a Thornbury, arrendendosi di fronte all’idea che forse la sua “chiamata per la vita” risiede proprio in quel benessere assoluto.

“Ho sempre praticato lo yoga, ma è stato in Australia che ho scoperto il suo lato spirituale – spiega –. Nella mia vita, poi, vissuto molti momenti tristi: non ho mio padre, sono stata malata diversi anni. Lo yoga mi fa stare bene, e allora perché non far sentire al meglio anche gli altri? Mi emoziono molto quando i miei studenti dicono di sentirsi sereni dopo ogni lezione”.

La respirazione, il movimento, i silenzi e la pace: tutto sta nella sua nuova realtà di vita, un posto in cui sente di vivere diversamente, smuovendosi finalmente da quella condizione di abitudine e stasi mentale in cui la società spesso ci obbliga.

“Melbourne ha davvero cambiato il mio modo di pensare al lavoro – aggiunge Ficulle –. In Italia mi dicevano sempre che avevo studiato troppo e non avevo esperienza lavorativa per la mia età, quindi lo stipendio non avrebbe mai potuto rispecchiare le mie reali specializzazioni. In Australia, se vuoi fare qualcosa, se vuoi diventare qualcuno, puoi riuscirci davvero. Se hai preparazione e voglia di fare, puoi farcela sempre”.