Un prezioso carico di storie e volti è giunto in terra australiana direttamente dal cuore della Lucania. Una delegazione, forte di oltre quaranta persone, da Viggiano – in provincia di Potenza, in Basilicata –, guidata dal sindaco Amedeo Cicala, ha intrapreso un “viaggio di comunità” con un obiettivo chiaro e commovente: colmare la distanza che separa generazioni, ritrovando quei legami familiari che l’onda migratoria post-bellica ha disperso oltreoceano.

L’arrivo a Melbourne, nella quiete di un sabato sera, si è trasformato in un’esplosione di emozioni contenute per decenni. Ad attendere il gruppo, Leonardo Santomartino, presidente della Federazione Lucana a Brunswick, e Michele Molinara, coordinatore delle celebrazioni in onore della Madonna Nera del Sacro Monte di Viggiano, ma soprattutto, un coro di nomi pronunciati a fior di labbra, di volti immaginati e finalmente reali. Abbracci che hanno oscurato in un attimo anni di lontananza e strette di mano che hanno unito storie parallele.

“L’emozione è stata subito fortissima – ha raccontato il sindaco, con un’eco di commozione ancora viva –. Cugini che si conoscevano soltanto attraverso uno schermo. Eravamo più di settanta persone in festa”.

I primi passi nella capitale del Victoria hanno rivelato “un mondo di contrasti affascinanti”, tra l’imponenza dei grattacieli e la serena compostezza dei suoi spazi urbani. Per la delegazione, però, ogni angolo della città risuona già di promesse di futuri incontri, di un ponte culturale e umano da costruire con tenacia. “Mi auguro che questo non sia l’ultimo viaggio per noi – ha asserito Cicala –, ma che ci siano altre occasioni di confronto, per costruire un ulteriore legame tra Melbourne e la Basilicata, e in particolare Viggiano, e accendere la curiosità e l’interesse nei più giovani”.

Il cuore pulsante del viaggio risiede soprattutto nell’incontro umano; nella delibera comunale, è stato infatti definito “viaggio di comunità” per conoscere e ascoltare gli anziani, custodi di un legame indissolubile con la terra natìa, ancora capaci di commuoversi al ricordo.

“Abbiamo portato con noi frammenti di Viggiano: video che narrano la nostra bellezza, album fotografici che custodiscono la nostra storia, felpe e maglie create dalle mani sapienti dei nostri artigiani – ha raccontato il sindaco –. Una volta tessuto un legame forte, un’intesa che affonda le radici in un terreno comune, sarà naturale far germogliare nuove opportunità economiche. Crediamo fermamente che più si viaggia, più ci si apre al mondo, e quindi più facilmente si sviluppa una visione ampia e la capacità di plasmare un futuro migliore. Questa è la nostra missione”.

Viggiano, borgo incastonato nel cuore della Basilicata, si svela al mondo attraverso due peculiarità distinte e profondamente intrecciate: considerata come “città di Maria” – custode della Madonna Nera, regina e patrona di tutti i lucani, celebrata la prima domenica di maggio e la prima domenica di settembre –, oltre che per la sua musica e la ricca storia legata all’arpa.

“A maggio, percorriamo dodici chilometri a piedi, partendo da circa 800 metri di altitudine per salire fino a 1700 metri. Sono centoventi portatori della Madonna che si alternano e non si può sostare sotto la statua per più di un minuto, tanto è intenso lo sforzo. Si parte alle sette del mattino ed è uno spettacolo suggestivo. Si respira davvero un forte senso di comunità, la consapevolezza che insieme possiamo superare ogni difficoltà, anche le avversità meteorologiche. A settembre, invece, il nostro piccolo paese di 3mila abitanti si trasforma in un epicentro di fede che accoglie oltre 120mila persone nei suoi giorni di festa – ha aggiunto Cicala –. I musicanti viaggiatori di Viggiano portavano la loro arte in ogni angolo del mondo, antichi testi testimoniano come questa tradizione affondi le sue radici nel Regno di Napoli quando attraversavano le Americhe e l’Australia in poco tempo”.

Il sindaco Cicala con la console generale d’Italia a Melbourne, Chiara Mauri

Passeggiando per il centro storico, si possono ancora oggi ammirare i portali di pietra con la chiave di volta che spesso reca incisi simboli musicali ottocenteschi – un’arpa o un violino. “Segno distintivo che indicava che il cittadino non era più solo un contadino, ma un musicista”, ha specificato il sindaco.

Tra le visite ufficiali in Victoria, anche un momento toccante all’Assisi Centre Aged Care a Rosanna: “Dove ho conosciuto Rocco Giordano, un anziano viggianese dalla memoria vivida riguardo alle celebrazioni religiose del nostro borgo”, ha raccontato il sindaco Cicala. L’aneddoto è poi emerso anche durante la serata di gala alla Federazione Lucana: alla menzione di Giordano, sua sorella, un’attiva signora di 95 anni, la più anziana tra i viggianesi di Melbourne, si è alzata commossa dal pubblico.

La visita ufficiale all’Assisi Centre Aged Care, da sinistra: Don Pasquariello, Amedeo Cicala e Don Smarrelli

Dopo gli incontri ufficiali anche con la console generale d’Italia a Melbourne, Chiara Mauri, e la direzione del Co.As.It. a Carlton, il viaggio della delegazione ha toccato anche Sydney, un’altra tappa fondamentale per incontrare i viggianesi “che hanno costruito con tenacia il loro futuro in Australia”.

La visita ufficiale al Co.As.It. a Carlton, da sinistra: Vince Volpe (Presidente del Co.As.It.), il sindaco Cicala e Marco Fedi

La serata di gala dello scorso 23 aprile alla Federazione Lucana, ha invece rappresentato un abbraccio caloroso e ufficiale alla delegazione. Tra l’eleganza discreta e i sapori autentici della tradizione – anche la pasta fatta a mano dalle dinamiche cuoche del club, oltre al servizio impeccabile dei giovani in sala –, l’atmosfera era intrisa di gioia e di un profondo senso di appartenenza. Accanto alla delegazione di Viggiano, presente anche il sindaco di Merri-bek, Helen Davidson, le cui origini vizzinesi hanno creato un immediato senso di familiarità con molti ospiti. 

Leonardo Santomartino ha espresso parole di  gratitudine per la presenza istituzionale dalla Basilicata, ringraziando il sindaco Cicala – accompagnato dalla moglie Rosamaria Mercadante e dai loro figli – e ribadendo l’importanza di coltivare legami, nonostante la distanza geografica.

“Questa visita è per noi un evento grandioso, perché rappresenta una continuità – ha affermato –. È la quarta delegazione che accogliamo: la prima nel 1989, poi nel 2003, nel 2008 e l’ultima oggi nel 2025. Ogni visita ha lasciato un segno tangibile nella nostra comunità: il quadro di Arnaldo Mazzoni che immortala l’arrivo dei migranti sulle coste australiane, l’acquisto della Villa del Marchese Sanfelice, prezioso museo e centro ricreativo a Viggiano, la statua L’uomo della valle al Coburg Lake. C’è quindi una grande storia che ci lega e speriamo che continui a fiorire nel futuro. Grazie alla comunità di Viggiano per non averci mai dimenticati”.

Il sindaco Cicala ha quindi sottolineato l’importanza di non smarrire mai i propri valori e le solide radici. Alcuni doni al presidente Santomartino, a Michele Molinara, a Giovanni Pugliese, noto imprenditore locale, e al sindaco di Merri-bek, hanno suggellato questo legame: piccole statuette in bronzo raffiguranti un musicista con l’arpa, accompagnate dalla frase incisa, ‘Viggiano-Australia, lontani nel mondo, vicini nello spirito’.

Anche la Federazione Lucana ha voluto omaggiare il sindaco con un boomerang, simbolo della terra australiana, due volumi dedicati a L’uomo della valle e alla storia dei viggianesi in Australia, e lo stendardo del club. Il Comune di Merri-bek ha invece offerto una selezione di prodotti artigianali locali.

“Appartenere a qualcosa significa sentirsi più forti, avere un’identità, poter tramandare valori alle nuove generazioni, senza mai dare per scontato le proprie radici”, ha ribadito il sindaco Cicala, lasciando in dono delle chiavette USB contenenti alcuni video sulle meraviglie di Viggiano, un seme di curiosità e conoscenza destinato ai nipoti e pronipoti della comunità locale.

La serata è poi scivolata via tra le note avvolgenti del gruppo No Limits, le risate, le chiacchiere e lo scambio prezioso di ricordi: un ponte sonoro e affettivo che ha unito due terre lontane, ma pur sempre così vicine.