Sarah Carli, atleta originaria Wollongong, è pronta alle competizioni internazionali. Per anni ha pianificato di gareggiare nel circuito europeo, quel sogno è diventato realtà nel 2022 e ora si sente pronta per cimentarsi al livello successivo.
Carli è appena uscita da un’intensa campagna internazionale che ha incluso gareggiare in numerose riunioni in Europa e dare spettacolo ai Campionati mondiali di atletica leggera e ai Giochi del Commonwealth. Ha coronato quel periodo finendo sesta nella finale dei 400 metri a ostacoli femminili con un tempo di 55”82 a Birmingham.
La 28enne si è goduta una breve vacanza dopo i Giochi e ora si sente riposata e pronta a dimostrare di potersi confrontare con le migliori al mondo nel 2023 e oltre. I Mondiali di Budapest del prossimo anno saranno la sua prima grande occasione per attirare l’attenzione, mentre le Olimpiadi di Parigi del 2024 incombono ulteriormente all’orizzonte.
“Ho gareggiato un po’ in Europa quest’anno e ho avuto il gusto di stare sul circuito internazionale, ed è qualcosa che voglio fare di nuovo l’anno prossimo. Ma voglio essere più competitiva - ha ammesso Carli -. Non voglio continuare a fare semifinali, voglio spingere ed essere in grado di arrivare in finale. E per farlo, ho bisogno di correre in 54” regolarmente”.
“Io non ho mai fatto segnare 54”, non ci sono ancora del tutto. Non sono abbastanza a quel livello competitivo, ma sono al culmine, quindi sto lavorando sodo per farmi strada” ha aggiunto. Sebbene sia costantemente alla ricerca di miglioramenti, Carli è rimasta soddisfatta della sua campagna a Birmingham.Il talento dell’Illawarra è arrivato quarta (56”10) nella sua batteria raggiungendo la finale, dove è arrivata sesta. Questi risultati sono arrivati dopo che ha debuttato alle Olimpiadi di Tokyo l’anno scorso, perdendo per un soffio un posto in semifinale.
“Sono stata contenta della gare alle quali ho partecipato, a cominciare dalle gare che ho fatto prima in Europa e poi ai Mondiali e ai Giochi del Commonwealth - ha detto ancora Carli -. E’ stato fantastico a Birmingham. A causa dei protocolli COVID alle Olimpiadi, non avevamo nessuno allo stadio, quindi avere un impianto gremito con 40.000 persone che tifavano è stato incredibile. Non ho mai corso a una competizione prima con quella quantità di spettatori”.
“Ho avuto una serie di gare davvero consistenti. Voglio essere in grado di finire la mia carriera e dire che ho dato tutto e ho raggiunto il mio pieno potenziale. Non voglio finire con i se e con i ma, voglio finire e poter dire ‘ho dato tutto, sempre’. E’ questo che mi spinge a gareggiare, non voglio avere rimpianti quando smetterò di correre”.