RIO DE JANEIRO – Il Vertice del Brics prende il via, a Rio de Janeiro, con il consenso già raggiunto sulla bozza della dichiarazione finale. Nelle ultime ore è stato infatti risolto anche il punto più problematico, ovvero la richiesta dell'Iran di inasprire i termini di condanna degli attacchi statunitensi e israeliani contro suoi obiettivi militari e impianti nucleari. Lo evidenziano Cnn Brasile e la Folha di SP.
Nel documento, i Brics condannano i recenti attacchi all'Iran, senza tuttavia fare menzione esplicita di Israele o degli Stati Uniti. "Condanniamo gli attacchi militari contro la Repubblica islamica dell'Iran dal 13 giugno 2025, che costituiscono una violazione del diritto internazionale e della Carta delle Nazioni Unite", si legge nell'anticipazione della bozza del documento.
Dopo intense discussioni, i negoziatori sono riusciti a evitare il linguaggio più duro proposto dagli iraniani, con termini come "deploriamo", considerati troppo forti nel gergo diplomatico. Ma il blocco sottolinea comunque la "violazione del diritto internazionale e delle pertinenti risoluzioni dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea)" con gli "attacchi deliberati" alle infrastrutture civili e agli impianti nucleari iraniani.
"Il governo brasiliano ha denunciato le violazioni dell'integrità territoriale dell'Iran, come aveva già fatto nel caso dell'Ucraina. È urgente che le parti coinvolte nella guerra in Ucraina approfondiscano il dialogo diretto in vista di un cessate il fuoco e di una pace duratura", ha detto il presidente brasiliano, Luiz Inácio Lula da Silva, all'apertura del vertice.
"Il Gruppo di amici per la pace, creato da Cina e Brasile e con la partecipazione di paesi del Sud del mondo, sta cercando di avviare un dialogo diretto con le parti coinvolte nella guerra in Ucraina", ha ricordato il leader brasiliano.
Quanto a una soluzione del conflitto in Medio Oriente, "sarà possibile solo con la fine dell'occupazione israeliana e la creazione di uno Stato palestinese sovrano, entro i confini del 1967".
Lula ha indicato inoltre come "la paura di una catastrofe nucleare sia tornata nella vita quotidiana. Le ricorrenti violazioni dell'integrità territoriale degli Stati, a scapito delle soluzioni negoziate, minano gli sforzi per la non proliferazione delle armi atomiche. Senza il sostegno del diritto internazionale, il fallimento delle azioni in Afghanistan, Iraq, Libia e Siria rischia di ripetersi in modo ancora più grave. Le loro conseguenze sulla stabilità del Medio Oriente e del Nord Africa, soprattutto nel Sahel, sono state disastrose e si fanno sentire ancora oggi. Nel vuoto di queste crisi irrisolte, il terrorismo ha trovato terreno fertile".
Del Brics fanno parte Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica, Arabia Saudita, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Etiopia, Indonesia e Iran. Al vertice si registrano però le assenze dei leader russo Valdimir Putin, cinese Xi Jinping e iraniano Masoud Pezeshkian.