BRASÍLIA - Il presidente del Brasile, Luiz Inácio Lula da Silva, ha proposto di riprendere il processo di costruzione dell’Unione di nazioni sudamericani (Unasur) e di lavorare nella creazione di unità monetarie affinché i Paesi possano commercializzare tra loro senza dipendere dal dollaro.
“Dobbiamo consolidare la nostra identità sudamericana anche in ambito monetario, attraverso meccanismi di compensazione più efficienti e la creazione di una unità di riferimento comune per il commercio, diminuendo la dipendenza da monete extraregionali”, ha detto Lula nel discorso d’inaugurazione del vertice dei presidenti sudamericani che si svolge a Brasilia. “Nessun Paese avrà la forza di affrontare le sfide della geopolitica e dell'attuale economia mondiale da solo", ha aggiunto.
Lula ha sottolineato l’importanza della identità sudamericana perché il Sudamerica è un enorme blocco di potenziali consumi con i suoi più di 450 milioni di abitanti.
“Abbiamo il potenziale energetico più grande e diversificato al mondo se si considerano le riserve di petrolio e gas, l’energia idroelettrica, i biocarburanti, l’energia nucleare, eolica e solare e l’idrogeno verde. Siamo grandi e diversificati fornitori di cibo. Abbiamo più di un terzo delle riserve mondiali di acqua dolce e una biodiversità molto ricca e poco conosciuta”, ha affermato il Capo di stato brasiliano.
Il presidente ha manifestato la sua volontà di riprendere i rapporti politici in ambito regionale, già esistenti nel corso del suo precedente mandato e di quello di Dilma Rousseff, nel momento in cui si sono confrontati con altri presidente progressisti o di centro sinistra come Hugo Chávez in Venezuela, Tabarè Vázquez e José “Pepe” Mujica in Uruguay, Evo Morales in Cile e Néstor e Cristina Kirchner in Argentina.
Prima della cerimonia inaugurale del vertice, inoltre, il presidente brasiliano aveva ricevuto il suo omologo del Venezuela, Nicolás Maduro, che ha visitato il Paese per la prima volta dopo 8 anni e ha parlato di un “momento storico”: “Abbiamo recuperato il diritto di fare politica internazionale con la serietà con cui abbiamo sempre lavorato, soprattutto con i Paesi che sono limitrofi a Brasile”, ha sottolineato con una punta di soddisfazione il presidente venezuelano.
Venezuela e Brasile hanno ripreso le loro relazioni diplomatiche lo scorso 1° gennaio, dopo l’entrata in carica di Lula. Un riavvicinamento tra i vertici dei due Paesi avvenuto dopo un’interruzione di tre anni, quando l’allora presidente brasiliano Jair Bolsonaro aveva riconosciuto l’oppositore Juan Guaidó come “presidente ad interim” del Venezuela.