Ed è proprio in quel salone che ogni giovedì, da 36 anni, i soci del sodalizio, avendo fondato il loro tanto desiderato ‘Circolo Pensionati del San Marco in Lamis’, si trovano in ottima compagnia a socializzare e comunicare tranquillamente nel proprio dialetto senza un minimo di intimidazione, a scambiarsi notizie sulle proprie famiglie mostrandosi l’un l’altro foto dei loro nuovi pro-nipotini, raccontandosi anche dei malanni che però si concludono sempre con la frase: “Ma è meglio che ci fermiamo qui perché altrimenti staremo tutto il giorno a elencare i problemi della vecchiaia!”.
Ricordo bene le parole del tanto amato e stimato recentemente scomparso presidente Luigi Mastromauro: “Per noi anziani sammarchesi da tutte le parti di Melbourne questa sala è la nostra seconda casa. È qui che ogni settimana ci riuniamo a chiacchierare, a giocare a carte e a tombola e a programmare dove andare in gita, a raccogliere castagne o in altri luoghi incantevoli dove trascorrere una gran bella giornata in compagnia. Non manca mai un bel pranzetto con pasta alla sammarchese, e sempre con tanto calore e con un pizzico di nostalgia facciamo rivivere i ricordi della nostra gioventù”.
Il presidente ad interim Pietro Longo, dopo la scomparsa del presidente Mastromauro, ha dichiarato: “Essere stato il braccio destro di Luigi è stato un onore e un grosso piacere”.
Mentre la segretaria Gracie Pirro afferma: “Per noi tutti Luigi è stato un presidente caritatevole, comprensivo e molto bravo con tutti. Ha lasciato in ciascuno di noi un vuoto molto profondo da colmare. L’ultima volta che ci siamo potuti vedere è stato il 20 febbraio per la nostra consueta giornata speciale mensile con pranzo e divertimento”.
Per il figlio Anthony, per la primogenita Gina e per le altre due figlie Angela e Annie, nel loro ricordo comune espresso nel corso della Santa Messa nella chiesa di San Cristoforo di Airport West, lo scorso 24 giugno, Luigi è stato un marito romantico eccezionale per la sua cara moglie Emanuela con la quale aveva di recente celebrato il 61esimo anniversario di matrimonio. Tutti e due i figli dipingono uno splendido ritratto del loro padre: “Meraviglioso, amava tanto la vita e il saper vivere con civiltà, rispettando i valori morali e cristiani. Ha saputo sempre provvedere alle nostre necessità per il raggiungimento delle nostre professioni”.
Luigi Mastromauro, difatti, è stato un uomo con molto coraggio e spirito di intraprendenza spostandosi da luogo in luogo - da Melbourne a Kyabram, più tardi a Bendigo, e di nuovo ad Airport West e Avondale Heights - e si è sempre affermato con onestà e dignità nei suoi lavori.
“Per noi figli, nostro padre è stato eccezionale e un adorato nonno per i suoi otto nipotini che considerava ‘i gioielli più preziosi della sua vita’, ai quali amava raccontare storie della sua movimentata vita”, ha ricordato il figlio Anthony.
Nato il primo settembre del 1935 a San Marco in Lamis, e primogenito dei coniugi Antonio e Angela Mastromauro, e fratello di Ninette, Michael, Joe e Mary, Luigi Mastromauro, come tutti gli altri bambini in tutti i paesi e città d’Italia in quegli anni di tumulti e disoccupazione, visse una vita dura che doveva però dargli la spinta necessaria che custodiva in sé per riuscire a farcela a tutti i costi.
All’età di quattro anni, fu lasciato con la mamma e una sorellina più piccola perché suo padre nel 1939 emigrò in Australia. L’avrebbe rivisto otto anni più tardi, all’età di 12 anni, quando insieme alla madre e sorella si riunì al padre Antonio in Australia. All’età di 18 anni, Luigi prestò il servizio di leva australiano per due anni.
Sono stati due anni di rigorosa disciplina, rispetto per le istituzioni e comprensione per coloro che hanno bisogno di aiuto per modellare il comportamento di Luigi negli anni che seguirono e in tutta la sua vita.
Molti anni dopo, verso la fine degli anni ‘70, quando amava tanto ritirarsi con la famiglia nella loro casetta a Rosebud per lunghe giornate di sole al mare, Luigi è stato componente del comitato direttivo e anche presidente del San Marco in Lamis Social Club, prima di far parte del Circolo Pensionati e accettare di far parte del comitato ed essere poi eletto presidente.
Nel periodo della sua presidenza del Social Club, Luigi era attivo rappresentante dei pugliesi del San Marco in Lamis di Melbourne alla Federazione dei Pugliesi d’Australia con altre sezioni a Perth, Sydney e Adelaide. Ed è stato il primo presidente che nel 2000 s’interessò a programmare la visita del sindaco di San Marco in Lamis, Michele Galante, a visitare Melbourne, e più tardi anche del sindaco Matteo Tenace.
Assistette tantissimo Luigi Soccio nella compilazione di una monografia delle famiglie sammarchesi di Melbourne e delle loro memorie da emigrati. La salma dello scomparso presidente, dopo la Messa, è stata condotta anche all’ingresso del sodalizio a North Carlton per il suo ultimo saluto al club che tanto amava e mentre parecchi amici e compagni di gioco, insieme al presidente del sodalizio, Sylvia Randazzo, si sono allineati ai due lati della strada per porgergli il loro ultimo addio, un numero di palloncini bianchi e azzurri sono stati lanciati in cielo alla brezza dell’atmosfera pomeridiana.
Così si è conclusa la parentesi terrena di un uomo ben rispettato e soddisfatto di aver dato con la sua vita un contributo straordinario alla storia dell’emigrazione italiana in Australia.