Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, in occasione del suo centenario e dei lunghi tempi di isolamento causa COVID-19, ha lanciato la campagna #leggiperme.

Un’idea di condivisione del tempo tra chi parla e chi ascolta. Un modo per alleviare la solitudine di chi, in questo periodo di emergenza, è costretto a restare isolato o non può usufruire di assistenza.

Molte le adesioni arrivate al progetto che ha subito raccolto il consenso anche del Center of Continuing Education dell’Università di Sydney che partecipa all’iniziativa con tutti i suoi corsi di lingua italiana. La loro scelta di aderire all’iniziativa è motivata dalla volontà di unire l’utile al dilettevole: trovare modi nuovi e diversi di migliorare la pronuncia, l’accento e la conoscenza della lingua italiana attraverso un progetto di impatto sociale che avvicini gli studenti all’Italia e al mondo del sociale.

Nello specifico Josto Luzzu, utilizzerà filastrocche di Gianni Rodari; Isabella Croce leggerà “Giorno per giorno” di Ungaretti. Un poema composto da 17 liriche, come i suoi studenti, che leggeranno una lirica a testa. Valeria Morelli invece si dedicherà alla prosa leggendo qualche capitolo di “Oceano mare” di Baricco, infine Antonella Beconi, cordinatrice dei corsi di italiano al CCE, con il gruppo di conversazione leggerà qualche carme di Catullo, in particolare quelli dedicati alla sua amata Lesbia.

Per chi avesse voglia di mettersi in gioco e partecipare all’iniziativa, basta registrare un racconto breve, una fiaba, una poesia di durata massima di 10 minuti e inviare il file audio via email.

Non dimenticate di specificare il titolo del brano da voi scelto, da quale libro eventualmente è tratto, il nome dell’autore e dell’editore e il vostro nome e cognome al termine della registrazione. Nella mail con cui inviate il file audio ripetete il vostro nome e aggiungete la professione e il nome della città da cui scrivete.