BUENOS AIRES – C’è anche un Pinocchio di 260 chili, in acciaio inossidabile, tra le opere di Alberto Echegaray Guevara in mostra nel museo numismatico del Banco Central de la Nación Argentina (San Martín 216).

L’esposizione, con curatela di Rodrigo Alonso, si intitola Arte, intelligenza artificiale e il futuro dell’economia.

La statua di Pinocchio, il cui titolo è La menzogna globale, è stata realizzata nel 2018 e collocata per alcuni giorni su Avenida Libertador, all’altezza di Plaza Francia, a Buenos Aires. Simbolo delle bugie che circolano sempre più rapidamente in un mondo interconnesso e della corruzione politica, ma anche della possibilità, per la marionetta, di maturare e liberarsi dei fili che la tengono legata, come accade nel romanzo di Carlo Collodi.

L’opera nel 2019 ha rappresentato l’Argentina alla biennale di Venezia.

I pezzi centrali della mostra sono però sei sfere di vetro di Murano che contengono i resti triturati di banconote fuoricorso distrutte nelle rispettive banche centrali: dollari, pesos, euro, franchi svizzeri, rubli, reais brasiliani.

In alcuni casi Alberto (per esempio con gli euro) ha potuto presenziare alla distruzione del denaro nei caveau delle banche, in altri (con i pesos argentini) ha recuperato tra i rifiuti i sacchi delle banconote polverizzate.

Accanto alle sfere si trovano macchine per il mining di criptomonete Bitcoin ed Ethereum: dalle macchine Asic (più ingombranti e forti consumatrici di energia) fino ai nuovi microprocessori collegati a satelliti che funzionano a energia solare.

Esporre tutto questo nel museo numismatico della banca centrale dell’Argentina è di per sé un atto performativo, dal forte impatto simbolico. E che mostra come ogni giorno l’economia globalizzata ci obbliga a convivere con le contraddizioni. 

“Volevo mostrare la morte del contante e l’avvento della moneta dematerializzata – spiega Alberto –. La fine del cash implica la fine dell’anonimato e della privacy in tutte le nostre transazioni”.

Le conseguenze sono molto serie. Se pensiamo a un sistema come quello cinese, basato sui crediti sociali, un’entità statale potrebbe controllare tutti i nostri acquisti e impedirci l’accesso alla liquidità se dovesse ritenerli non virtuosi.

“È un problema che va affrontato” concorda l’artista, che tuttavia – messo davanti all’alternativa tra “apocalittici” e “integrati”, tanto per usare le categorie create da Umberto Eco – si dichiara “ottimista” e ritiene che i vantaggi delle monete digitali, in termini di sostenibilità ambientale, superino i rischi.

Il Pinocchio simbolo della “menzogna globale”.

Alberto Echegaray Guevara è un artista internazionale, invitato nelle grandi expo mondiale: oltre a Venezia, Dubai, Basel, Rio e ovviamente ArteBa a Buenos Aires.

È nato in Venezuela 54 anni fa è cresciuto a Buenos Aires e si formato negli Usa. Oltre che artista è un esperto di lavaggio internazionale di denaro attraverso le criptomonete.

Ha esposto in gallerie e fiere internazionali, come la Biennale di Venezia, Dubai Art (2015), India Art Fair (Nuova Delhi), Art Rio (Rio de Janeiro), ArteBA (Buenos Aires) e altre.

La mostra è aperta fino al 1 marzo 2025, da lunedì a venerdì dalle 10 alle 16, con ingresso libero e gratuito.