ROMA – A pochi giorni dalle nuove consultazioni online del Movimento 5 Stelle, si fa sempre più acceso lo scontro tra il suo fondatore, Beppe Grillo, e l’attuale leader, Giuseppe Conte. 

Il comico genovese, in un video per i suoi canali social registrato alla guida di un carro funebre, dichiara: “Vedere questo simbolo rappresentato da queste persone mi dà un senso di disagio. Fatevi un altro simbolo e fatevi le vostre cose”.  

Il fondatore sostiene che il Movimento “è stramorto ma è compostabile. L’humus non è mai morto. Questo movimento avrà un altro decorso che ci siate voi o no”. 

Giuseppe Conte viene descritto da Grillo come “il mago di Oz”, che adotta la tattica di “non farsi mai trovare”. E questa, secondo Grillo, “è stata la carta vincente per disintegrare il movimento nella sua identità”.  

L’ultima colpa del segretario del Movimento sarebbe stata quella di trasformarlo “in un partitino progressista” con “giochini” sulle alleanze “che neanche la Democrazia Cristiana”.  

Secondo il fondatore, questo comportamento è stata la causa del calo dal 25% dei voti a meno della metà.  

Grillo sostiene che i valori costitutivi del M5s sono stati traditi in questi due anni, trasformandolo in un partito “di gente che non riconosco più, che segue un Oz”. Ammette la sua sconfitta nell’ultima votazione, ma si dice comunque ottimista per quella di dicembre, sottolineando che a novembre “ha votato meno della metà degli iscritti”.  

Il comico accusa infine Conte di “non farsi mai trovare” e aver ignorato le sue osservazioni negli ultimi anni, in particolare per quanto riguarda la “sfiducia costruttiva, la legge anti-zombie, cioè il cambio casacca, la legge sui condomini per le assemblee a maggioranza, il ‘2-20-20’ per aumentare l’efficienza e una sequenza di cose che non ha mai avuto risposta”. 

La battaglia legale sembra destinata ad andare oltre il voto del prossimo fine settimana, che metterà da parte uno dei due leader del Movimento: Grillo, se verrà confermata l'estinzione del suo ruolo; Conte, in caso contrario, visto che difficilmente potrebbe continuare a guidare il partito con a fianco la figura ingombrante del fondatore. 

Il simbolo resta uno degli oggetti di maggior contesa e, fra gli ex rimasti fedeli al garante, più di uno ipotizza che, in caso di nuova sconfitta alle urne, Grillo possa cominciare a lavorare per presentare alle prossime politiche una nuova forza col logo del M5s.  

Da Pomigliano d'Arco (Napoli), dove è intervenuto al presidio dei lavoratori Trasnova ai cancelli dello stabilimento Stellantis, Conte ha preferito non rinfocolare lo scontro diretto con Grillo: “Non mi aspetto nulla, aspettiamo che si rivoti” ha dichiarato.