WASHINGTON - Gli Stati Uniti non rinnoveranno una licenza che è scaduta giovedì scorso e che aveva ampiamente allentato le sanzioni petrolifere del Venezuela, passando a reimporre misure punitive in risposta al mancato rispetto di alcuni impegni elettorali da parte del presidente Nicolás Maduro: lo hanno riferito alti dirigenti Usa. 

Il dipartimento del Tesoro ha dato alle società del settore 45 giorni per “liquidare” le proprie attività e transazioni nel settore del petrolio e del gas nei Paesi Opec.

“Nessuna sanzione, nessuna minaccia, nessuna cospirazione, nessun popolo corrotto, nessun traditore potrà impedire al Venezuela di andare avanti”: lo ha detto Maduro, commentando la decisione degli Stati Uniti.

Secondo il capo dello Stato, candidato alla rielezione alle Presidenziali del 28 luglio, le misure punitive americane hanno l’obiettivo di “impedire ai lavoratori venezuelani di migliorare il loro reddito”. “Il Venezuela crescerà nella sua economia reale, nella sua economia produttiva, il suo nuovo modello economico è quello che sta crescendo. Cresceremo almeno dell’8%, con o senza la concessione neocoloniale”, ha aggiunto Maduro.

Secondo i calcoli del Fmi, quest’anno il Venezuela sarà la nazione con la maggiore espansione economica in America Latina e nei Caraibi, con un aumento del 4% del Pil.