ROMA - Innalzato il livello di attenzione in porti e aeroporti italiani, a seguito della segnalazione di una malattia di origine sconosciuta nella Repubblica Democratica del Congo.  

Il ministero della Salute ha inviato una comunicazione agli Usmaf, gli Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera, in cui si raccomanda di alzare il livello di allerta in tutti i punti d’ingresso, in particolar modo per i voli diretti provenienti dal paese centrafricano. 

Le autorità congolesi, in stretta collaborazione con quelle internazionali, stanno lavorando per verificare la situazione e fornire “una risposta rapida ed efficace a questo nuovo focolaio epidemico che sta colpendo il Paese, già recentemente colpito dall’epidemia di mpox”, spiega il ministero italiano. 

Secondo il Ministero della Salute Pubblica, dell’Igiene e della Previdenza Sociale del Congo, fino a martedì si erano ammalate 376 persone e 79 erano morte, il che conferisce alla misteriosa malattia un tasso di mortalità estremamente elevato. Tuttavia, autorità locali che si occupano dell’epidemia hanno detto all’AP e alla Reuters che il bilancio delle vittime potrebbe arrivare fino a 143, e che tutti i decessi sarebbero avvenuti in un arco di tempo di poco più di due settimane, tra il 10 e il 25 novembre. 

Secondo gli uffici della prevenzione del ministero bisogna evitare di creare una paura ingiustificata, perché “tutto ciò che accade nel mondo ci riguarda, ma, al momento, non esiste nessun motivo di allarme”.  

Anche il virologo e microbiologo Roberto Burioni, sul suo profilo Facebook, invoca alla cautela: “Quadro clinico strano, non mi piace. Per carità nessun panico, ma attenzione perchè nel mondo moderno i virus si spostano molto velocemente”.