OTTAWA – Il Partito liberale del premier Justin Trudeau vince le elezioni politiche, ma non ottiene la maggioranza. I Liberali hanno ottenuto 156 seggi, 22 in meno della maggioranza assoluta e 28 in meno di quelli vinti alle elezioni del 2015.
I conservatori di Andrew Scheer hanno invece perso. Male anche i verdi di Elizabeth May. Maxime Bernier, leader xenofobo del Partito del Popolo, non viene rieletto. Mentre volano gli indipendentisti del Bloc Québécois che triplicano la loro presenza in Parlamento passando da dieci a 32 seggi.
“Il Canada ha rifiutato divisioni e negatività – ha dichiarato Trudeau rivendicando la vittoria elettorale –. Mi avete dato un mandato di cambiamento. Vi ascolto. La mia sarà un’agenda ancora più progressista, attenta ai cambiamenti climatici, ai bisogni delle famiglie, a tenere le armi lontane dalle nostre strade”.
Per governare il premier dovrà formare una coalizione con i partiti di sinistra. Negli ultimi mesi, Trudeau è stato coinvolto in una serie di scandali che ne hanno minato la popolarità. Oltre alle accuse relative al caso Snc-Lavalin, è emersa una foto che ritrae un giovane Trudeau mascherato da “moro”, con il volto coperto di trucco nero e un turbante in testa.
Trudeau si è ripetutamente scusato per la foto, giudicata offensiva. “La gente commette errori ma bisogna guardare avanti”, aveva esortato il premier, promettendo una stretta sulle armi, tagli alle tasse e provvedimenti a favore dell’ambiente.
Nel suo ultimo appello elettorale, domenica scorsa, Trudeau aveva avvertito che il rivale conservatore, Andrew Scheer, avrebbe azzerato tutte le tutele per l’ambiente. “Abbiamo bisogno di un governo progressista che unisca i canadesi per lottare contro il cambiamento climatico e non di un’opposizione progressista”, aveva avvertito Trudeau.