SYDNEY - Secondo l’associazione Weld Australia, si prevede un deficit di 70mila saldatori, che metterebbe a rischio la costruzione dei sommergibili nucleari nell’ambito del patto AUKUS, il progetto stradale Torrens to Darlington nel South Australia e altri programmi di costruzione navale.

La carenza viene attribuita al fatto che le grandi aziende stanno assorbendo la maggior parte dei saldatori qualificati, lasciando in difficoltà le piccole imprese.

Al momento, il modello di apprendistato dell’industria, fondamentale per formare saldatori qualificati, richiede fino a quattro anni per essere completato. Per affrontare la crisi, Weld Australia ha lanciato un programma di formazione accelerata che permette di formare saldatori certificati pronti per il lavoro in sole 12 settimane. Questo corso intensivo, conforme agli standard del settore, certifica gli studenti per svolgere compiti specifici di saldatura in appena tre mesi.

Geoff Crittenden, amministratore delegato di Weld Australia, ha spiegato che il nuovo programma mira a colmare le lacune di competenze presenti nelle imprese.

“Invece di competere con i programmi di apprendistato tradizionali, il nostro approccio basato su micro-credenziali riempie le lacune e rafforza l’offerta. Consente agli studenti di contribuire rapidamente alla forza lavoro, mantenendo aperta la possibilità di una formazione a lungo termine”, ha dichiarato Crittenden.

Il programma punta anche a coinvolgere gruppi meno rappresentati nel settore della saldatura, come le popolazioni aborigene, le donne e i disoccupati di lungo periodo.

L’iniziativa innovativa non solo mira a rispondere all’urgente domanda di saldatori qualificati, ma promuove anche una maggiore inclusione nel settore, garantendo un contributo di peso alla crescita economica e alla realizzazione dei maggiori progetti nazionali.