ROMA – È stato depositato in commissione Bilancio al Senato il nuovo emendamento del governo alla manovra. Nel testo restano le misure sull’iperammortamento, confermate nella formulazione precedente con proroga al 2028, la stretta sugli investimenti “green” e le modifiche legate alla rimodulazione del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza). Saltano invece, come annunciato nella notte, tutte le norme sulle pensioni contenute nella versione originaria dell’emendamento.
“La decisione della maggioranza è quella di stralciare gran parte del famoso emendamento 4.1000, di far sopravvivere solo la parte relativa al Pnrr e all’iperammortamento, tutto il resto verrà trasfuso in un decreto che verrà approvato la settimana prossima”, ha spiegato il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani, a margine di riunioni in Senato dopo la sospensione dei lavori della commissione. Il nuovo decreto, ha aggiunto, sarà portato in Consiglio dei ministri “probabilmente la settimana prossima”.
Oltre alle misure sulle pensioni, dall’emendamento spariscono anche le norme sul Tfr per i neoassunti. La disposizione, prevista nella prima versione, introduceva l’adesione automatica alla previdenza complementare per i lavoratori dipendenti del settore privato alla prima assunzione.
In commissione Bilancio è arrivato invece il via libera all’emendamento sull’oro di Banca d’Italia. Il senatore leghista Claudio Borghi, relatore del provvedimento, ha parlato di “un momento molto importante” e di una “battaglia di undici anni”, mentre in un post su X ha rivendicato la scelta: “Da adesso però forse sarà chiaro che se la Lega dice no è no. Per Fratelli d’Italia, il relatore Guido Liris definisce l’approvazione “una grande vittoria” e sostiene che sulla norma “c’è stato il consenso di Lagarde”.
Ok anche all’emendamento riformulato dal governo sull’ampliamento di basi e programmi strategici della Difesa, che prevede l’individuazione, con decreti del ministro della Difesa di concerto con il Mit, di attività, aree e progetti infrastrutturali qualificati come di interesse strategico per la difesa nazionale.
Dal nuovo emendamento risultano assenti anche il contributo da 1,3 miliardi alle assicurazioni e le risorse aggiuntive per finanziare il credito d’imposta Transizione 4.0.
Sul fronte politico, il capogruppo Pd in Senato Francesco Boccia chiede che il ministro dell’Economia “venga immediatamente in Parlamento” e arriva a invocarne le dimissioni, mentre Giuseppe Conte definisce la notte “di follia” e attacca: “L’unica cosa che procede spedita è la corsa al riarmo”.