ROMA - Anche il settore della Difesa rientra tra quelli che, avendo beneficiato delle condizioni di mercato, saranno chiamati a dare il proprio “contributo” alla prossima manovra, non solo le banche.  

Lo ha spiegato il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, nel corso di un’intervista a un evento di Bloomberg.  

“Esiste l’articolo 53 della Costituzione, dove tutti sono chiamati a contribuire per le loro possibilità alle necessità delle nazioni", ha spiegato, sottolineando che “andare a tassare i profitti a chi li ha fatti, è uno sforzo che tutto il sistema paese deve fare”.  

“Ci rivolgiamo a tutti, prevalentemente taglieremo spese ma un concorso per quanto riguarda le entrate ci sarà”, dichiara il ministro. 

“Non ci sarà più la narrativa come in passato sugli extra profitti bancari dal momento che in quel momento le banche facevano più profitti. Paradossalmente, oggi l’industria di chi produce armi, con tutte queste guerre… uno può dire che va particolarmente bene, è una situazione di mercato favorevole, produce utili superiori”, ha continuato Giorgetti, concludendo: “Sono convinto che alla fine troveremo una situazione equilibrata”.