BUENOS AIRES – La famiglia Kadgien, discendente dell’ufficiale nazista Friedrich Kadgien, ha consegnato alla Giustizia Federale di Mar del Plata un quadro rubato nei Paesi Bassi durante la Seconda Guerra Mondiale. Si tratta di Ritratto di signora, del pittore italiano Giuseppe Vittore Ghislandi (1655-1743), noto come Fra’ Galgario. L’opera era appartenuta al collezionista ebreo Jacques Goudstikker.
L’avvocato Carlos Murias, rappresentante di Patricia Kadgien e di suo marito, ha portato il dipinto questo mercoledì alla sede della Procura Federale della città balneare. In precedenza, la difesa aveva messo l’opera a disposizione della giustizia civile, che quella stessa mattina si era dichiarata incompetente.
Lunedì, Murias aveva dichiarato al quotidiano La Capital di Mar del Plata che la causa doveva essere trattata in sede civile e non penale, nell’ambito della denuncia presentata dall’Afip per presunto contrabbando.
Tuttavia, la giudice Patricia Noemí Juárez ha stabilito che la giurisdizione ordinaria non poteva intervenire in un caso in cui la Giustizia Federale indaga sul sequestro di un’opera di presunta origine illecita. Inoltre, ha avvertito che il fatto potrebbe costituire un crimine internazionale alla luce della normativa vigente in materia di beni culturali, secondo i Principi di Washington del 1998 e la Dichiarazione di Terezín del 2009.
Il caso è rimasto nelle mani del procuratore federale Carlos Martínez e del giudice Santiago Inchausti, che dovranno decidere il destino del dipinto, rimasto nascosto in Argentina per oltre otto decenni.
La polemica è scoppiata dopo la pubblicazione di un annuncio immobiliare in cui il quadro appariva appeso in una salotto di un appartamento di Mar del Plata. L’immagine ha permesso agli esperti olandesi di collegarlo al patrimonio perduto da Goudstikker, uno dei principali mercanti d’arte d’Europa, prima di essere spogliato dal regime nazista.
Nei giorni scorsi, la Polizia Federale aveva perquisito senza successo la residenza della famiglia Kadgien: aveva trovato solo documenti d’epoca, un fucile e un revolver. Poco dopo, Patricia Kadgien e il suo compagno sono stati arrestati preventivamente per aver ostacolato le indagini.
Il destino dell’opera dipenderà ora da quanto deciderà la giustizia argentina, mentre i Paesi Bassi seguono da vicino il procedimento per la restituzione dei beni culturali depredati dal nazismo