BUENOS AIRES – La celebrazione degli italiani a Buenos Aires. Un grande evento sportivo. Una festa per tutta la famiglia. Un’occasione di solidarietà.
Tutto questo è la MaraTANA, la maratona degli italiani, la cui seconda edizione si è svolta con successo domenica 28 aprile, in mattinata, grazie anche al bel tempo e alla temperatura perfetta.
Una giornata asciutta, soleggiata, mite. Ideale per correre e per prendere il sole in quel grande polmone verde della capitale costituito dai Bosques de Palermo, vicino all’ippodromo.
I primi ai nastri di partenza sono stati gli atleti del percorso di 21 kilometri, seguiti da quelli che gareggiavano per i 10 kilometri.
Ma la vera festa è iniziata alle 10, quando è partita la corsa non competitiva di 3 kilometri: famiglie, gruppi di amici, coppie di pensionati, genitori con passeggino al seguito, cani al guinzaglio…
Chi di corsa, chi camminando, tutti sono sfilati sotto lo sguardo soddisfatto dell’Ambasciatore Fabrizio Lucentini, per l’occasione in tenuta casual e occhiali da sole.
Il Console Generale Carmelo Barbera, invece, ha corso. Con il pettorale numero 1, ovviamente.
A mano a mano che i partecipanti tagliavano la linea del traguardo, si riunivano con gli amici e la famiglia sul grande prato davanti al palco, dove erano a disposizione stand gastronomici (particolarmente quotato il panino alla crema di ‘nduja calabrese).
Una lunga fila si è formata davanti alla tenda della Segreteria di Migraciones dove un computer permetteva di collegarsi a un database per la ricerca dei propri antenati sbarcati in Argentina e registrati all’Hotel de Inmigrantes.
Al momento della premiazione è salito sul palco Jorge Macri, governatore della Città Autonoma di Buenos Aires, per salutare il pubblico, complimentarsi con i vincitori e segnalare una convergenza tra la MaraTANA e la propria gestione politica, che vuole rendere visibile e valorizzare le diverse culture che hanno creato il substrato sociale cosmopolita della città.
Al grido di “Viva l’Italia, viva l’Argentina!” il presidente del Comites Darío Signorini, in tenuta da corsa total white, ha celebrato l’amore che lega la comunità ai due Paesi.
A consegnare i trofei c’era Mario Moccia, presidente del Comitato olimpico argentino, ad avallare il peso sportivo della manifestazione.
Sono stati premiati anche gli atleti paralimpici che hanno partecipato per le categorie “Disabilità visiva” (saliti sul podio con il loro partner-guida, a sottolineare il grande lavoro di affiatamento che accompagna la preparazione atletica), “Sedia a rotelle” e “Altre disabilità”.
La vincitrice per la categoria “Disabilità visiva” ha voluto accanto a sé, sul gradino più alto del podio, la seconda classificata, unite in un abbraccio che rispecchia lo spirito sportivo e il fair play.
Il momento più atteso è stato il sorteggio dei premi, in particolare i due biglietti aerei per l’Italia offerti da Ita, vinti da due incredule partecipanti che a fatica hanno contenuto gioia e stupore.
La giornata si è conclusa con un momento dedicato alla solidarietà, con la consegna di un assegno simbolico di 10 milioni di pesos al Marco Gallo, presidente della Comunità di Sant’Egidio in Argentina. I soldi serviranno all’associazione per portare avanti i progetti di solidarietà (rifugio per senzatetto, centro diurno, doposcuola per bambini…) nella loro sede.