L’Etna lo ha scalato davvero per la foto di copertina. “Non è un fotomontaggio, mi è costato una grande fatica arrivare fino a sopra dove c’era questa valle di lava nera - ha raccontato Marcella Bella -. Con le scarpe da tennis naturalmente, poi una volta in cima ho indossato i miei soliti tacchi a spillo”. “Tacchi a spillo” è anche il titolo del singolo che anticipa l’uscita del suo nuovo album, ‘Etnea’, a sei anni dal suo ultimo, disponibile da domani, 1 dicembre. “Etnea perché io mi sento un po’ figlia di quel vulcano - ha spiegato -. Sono sempre stata affascinata dalla sua bellezza e maestosità, unita al timore per le sue eruzioni laviche”.

Dieci brani, alcuni dei quali scritti dalla stessa cantante, 50 anni di carriera alle spalle, per la prima volta in versione autrice. “Prima non avevo mai sentito la necessità di scrivere perché avevo un fratello fantastico, un grande artista - ha detto -. Poi Gianni si è ammalato e ho cominciato a chiedermi: ma se voglio fare un disco nuovo dovrò cercare delle collaborazioni, cosi ho trovato autori e poi ho voluto provare a scrivere qualche testo e ho cominciato con una e alla fine sono arrivata a sette”. Un risultato che l’ha resa “felicissima anche perché tutti mi dicevano che erano tutte belle”.Sua è “L’Etna”, in cui si racconta paragonandosi al vulcano con le sue esplosioni, alternate a dolcezza e fragilità.

E anche “Mi rubi l’anima”, per la quale ha voluto accanto a sé Loredana Bertè. “Ho sempre pensato di scrivere una canzone contro la violenza sulle donne, ma volevo farlo in modo delicato - ha raccontato - così mi sono ispirata a una storia vera, a una donna in particolare, emancipata, colta e di successo, colpita in modo vile da un uomo che ha voluto punirla cancellando con l’acido il suo volto”. Nel disco, prodotto da Fausto Cogliati, tra gli autori c’è anche il fratello di Marcella, Rosario Bella, mentre un brano “Un amore speciale” è scritto da tutti e quattro i fratelli (Marcella, Gianni, Rosario e Antonio).