ROMA - Il ringraziamento per “l’impegno costante” e “per essere una così convinta sostenitrice dell’Ucraina”, nonché l’impazienza “di lavorare con l’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, in qualità di prossimo presidente del Comitato militare della NATO (da gennaio 2025 subentra a un altro ammiraglio, il belga Rob Bauer, ndr), il ruolo militare più alto” dell’Alleanza. È quanto ha detto il segretario generale della Nato Mark Rutte, nelle dichiarazioni alla stampa a Roma, dopo l’incontro con il presidente del Consiglio Giorgia Meloni e prima di quello con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Ed è tornato più volte sull’appoggio Nato a Kiev, nel giorno dell’Election Day americano sul quale sono fortemente puntati i riflettori europei. 

Rutte nel suo passato da premier olandese ha spesso usato toni amichevoli nei confronti di Meloni e non ha mancato di sottolineare “l’amicizia personale”: una grande sicurezza, in un momento di enorme incertezza globale. In un passaggio, in particolare, Rutte ben conoscendo l’importanza che per l’Italia ha il fianco Sud, ha auspicato che l’Alleanza sia in grado di affrontare ogni tipo di pericolo. “Continueremo – ha affermato – a sostenere l’Ucraina. Perché la lotta dell’Ucraina è la nostra lotta. La Nato ha un concetto di sicurezza a 360 gradi. Dobbiamo continuare a essere in grado di affrontare le minacce da tutte le direzioni. Ecco perché, su iniziativa dell’Italia, e con il loro forte sostegno e la sua leadership personale, abbiamo adottato un piano d’azione per un approccio più forte, più strategico e orientato ai risultati nei confronti del nostro vicinato meridionale”. 

Rutte ha anche ricordato che l’Italia ospita anche importanti comandi NATO, il Joint Force Command di Napoli e l’Alliance Ground Surveillance Force a Sigonella oltre a guidare il nuovo gruppo tattico in Bulgaria. “Continuate a fornire truppe alle missioni NATO in Ungheria e Lettonia. I vostri jet proteggono lo spazio aereo della NATO e la vostra marina mantiene aperte le principali vie marittime”. E ancora sempre “l’Italia è nuovamente alla guida della nostra missione di mantenimento della pace in Kosovo, KFOR, contribuendo a promuovere la stabilità nei Balcani occidentali”.  

Rutte ha parlato anche di spese per la difesa. “Voglio accogliere con favore il recente annuncio – ha detto a Meloni – che l’Italia investirà 8,2 miliardi di euro in carri armati di nuova generazione e nel rinnovamento delle forze di terra dell’esercito. Tutti gli alleati devono fare di più, per garantire che continuiamo a scoraggiare e difendere. E, naturalmente, che tutti rispettiamo l’impegno di spendere almeno il 2% del PIL per la difesa”.