KIEV - Si tratta dell’attacco più massiccio dall’inizio della guerra, con un totale di 367 droni e missili impiegati, ha dichiarato il portavoce dell’aeronautica ucraina Yuriy Ihnat. Di questi, 69 erano missili e ben 298 droni, molti dei quali di fabbricazione iraniana (modello Shahed).

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha esortato gli Stati Uniti a rompere il silenzio e rafforzare le sanzioni contro la Russia. “Il silenzio dell’America e del mondo incoraggia solo Putin”, ha scritto Zelensky su Telegram.

Più di 30 città e villaggi sono stati colpiti, tra cui Kiev, Kharkiv, Odessa, Dnipro, Mykolaiv e Zhytomyr. Secondo quanto riferiscono le autorita ucraine, a Kiev, quattro persone sono morte, mentre tre minori hanno perso la vita nella regione di Zhytomyr.

L’attacco è avvenuto proprio nel giorno della festa cittadina di Kiev e ha preceduto l’ultimo giorno di uno scambio di prigionieri con la Russia: 1000 detenuti sono stati liberati da entrambe le parti, il più imponente scambio del conflitto.

Intanto, gli scontri proseguono lungo la linea del fronte di circa 1.000 chilometri. Il ministero della Difesa russo ha dichiarato di aver conquistato il villaggio di Romanivka, nella regione di Donetsk, notizia non ancora confermata da fonti indipendenti.

A Kiev, il sindaco Vitali Klitschko ha riferito che un dormitorio studentesco è stato colpito da un drone. In un villaggio vicino, una donna ha descritto la devastazione: “Sembra Bakhmut, sembra Mariupol. È terribile”.

Nonostante la sua riuscita, lo scambio di prigionieri di guerra non ha segnato una tregua nei combattimenti sul terreno.

I combattimenti sono continuati lungo la linea del fronte, e nessuno dei due Paesi ha cessato i bombardamenti di artiglieria sulle posizioni nemiche.