ROMA - Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella sarà in visita di Stato in Cina dal 6 al 12 novembre, per rilanciare i rapporti bilaterali dopo l’uscita dal Memorandum della via della Seta. Infatti, quello del capo dello Stato è l’ultima tappa di un percorso avviato dal governo e culminato con il viaggio fatto a luglio dalla premier Giorgia Meloni. 

Anche per questo il focus sarà sui rapporti culturali, a cui le istituzioni cinesi attribuiscono un grande valore. Il capo dello Stato, inoltre, vanta un ottimo rapporto personale con l’omologo cinese Xi Jinpjng, e per lui si tratta della terza visita nella Repubblica Popolare. 

Al centro degli incontri ci saranno le posizioni reciproche rispetto alle principali aree di crisi del mondo, a partire dalla guerra in Ucraina su cui Pechino garantisce il suo pieno appoggio politico alla Russia di Putin, ma proprio per questo potrebbe giocare un ruolo determinante nella costruzione di una mediazione tra Mosca e Kiev.  

Per il capo dello Stato sarà anche interessante approfondire l’idea cinese di costruire un nuovo ordine mondiale che non sia più dominato dall’oligopolio occidentale attraverso i Brics e il maggior coinvolgimento di quella galassia di Paesi che viene chiamata “global south”, spiegano fonti diplomatiche. 

Sul profilo dei rapporti bilaterali ci sarà la questione commerciale, con il fronte import-export su cui l’Italia è penalizzata anche a causa di una politica di dazi attuata dalla Cina. 

Conclusa la parte più istituzionale della visita, il presidente visiterà la città di Hangzhou per alcuni appuntamenti di carattere strettamente culturale, e Canton, considerata l’area economicamente più ricca e dinamica. Qui incontrerà una delegazione degli imprenditori italiani che operano in Cina, prima di rientrare in Italia.