BRASILIA - Sull’accordo Mercosur-Ue “sono molto ottimista”, ha detto il Presidente della Repubblica. “Il senso della storia è questo. È una operazione storica anche per il mondo. Abbiamo sperimentato che malgrado le diffidenze e le preoccupazioni che alcuni settori nutrono prima degli accordi, dopo qualche tempo ne sono tutti entusiasti e così sarà anche per questo. Sono convinto che le difficoltà si supereranno velocemente”.  

“Non si tratta solo di una operazione storica di grande interesse e di beneficio economico e crescita complessiva delle popolazioni, della loro economia e delle condizioni di vita. È anche una operazione di pace - ha affermato Mattarella -. Questo mondo è attraversato da grandi tensioni, dal ritorno della guerra, da una tentazione di tornare a come ci si comportava secoli addietro. Un’intesa fra realtà integrate dei vari continenti fra di loro crea un tessuto mondiale molto più efficace delle spinte alla disgregazione e alla guerra”. 

“Oggi l’obiettivo è di fare ogni sforzo possibile per la pace dappertutto, a partire dall’Ucraina e in Medio oriente tra Israele e palestinesi, ma anche in altri luoghi dove si svolgono tensioni belliche”. Lo ha detto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un’intervista a Globo News. 

“La Nato era in condizioni di pausa, era sostanzialmente accantonata, l’aggressione militare della Russia all’Ucraina l’ha rilanciata, rilanciando il confronto militare fra blocchi e grandi Paesi, e questa è la strada peggiore che si possa imboccare, ha aggiunto il Presidente. 

Sergio Mattarella ha anche commentato l’attentato all’ex presidente Usa Donald Trump: è stato vissuto “con grande allarme”. “Quell’attentato così grave segue un attentato simile contro il primo ministro di un paese europeo”, Roberto Fico, primo ministro slovacco, e “attentati purtroppo riusciti ad esponenti politici della Germania. E potrei continuare. Il che vuol dire che vi è una predicazione di violenza e odio che si sta diffondendo e che va assolutamente frenata. In questo è importante la collaborazione culturale dei Paesi autenticamente democratici. Brasile e Italia sono tra questi”.