PECHINO - Proseguirà fino a domani la visita del presidente della Repubblica Sergio Mattarella in Cina, un viaggio durante il quale il capo dello Stato ha incontrato il presidente Xi Jimping.
“La Cina è un protagonista fondamentale della vita internazionale ed è un interlocutore importante per l’Italia”, ha esordito Mattarella.
“La Cina è, per l’Italia, il primo partner economico in Asia. Lo spirito costruttivo che ci anima sollecita un rapporto equilibrato che consenta, con la rimozione delle barriere che ostacolano l’accesso al mercato cinese di prodotti italiani di eccellenza, di corrispondere alle attese dei consumatori cinesi, sempre più esigenti e attenti alla qualità”, ha proseguito il Presidente della Repubblica che ha anche fatto sapere al suo interlocutore di essere “grato per aver visitato la mia regione, la Sicilia. Ho provato grande orgoglio vedendo nel bassorilievo che raffigura la storia della Cina due figure italiane, Marco Polo e Matteo Ricci. Sono qui per riaffermare amicizia e la volontà di collaborazione crescente”.
Mattarella ha poi sottolineato la necessità per “due grandi e antiche civiltà” come l’Italia e la Cina di lavorare insieme per promuovere il dialogo e “risolvere le divergenze” con l’obiettivo di “superare i conflitti” e arrivare “a una coesistenza armoniosa”, soprattutto alla luce dei cambiamenti e delle sfide globali.
“Il capitale di fiducia reciproca accumulato nel rapporto bilaterale consente all’Italia di offrire un contributo sostanziale alla tessitura di un legame Cina - Unione Europea sempre più robusto, sostenibile ed egualmente vantaggioso per le parti, nel contesto di un ordine internazionale fondato su regole rispettate - ha dichiarato Mattarella -. Regole e norme che devono valere per tutti ed essere applicate in buona fede da ogni parte. Ci adoperiamo, quindi, affinché il dialogo tra Pechino e le Istituzioni europee, basato sul mutuo rispetto, sulla trasparenza e sulla collaborazione a lungo termine, sia costruttivo”.
Durante l’incontro con Xi Jimping, il Capo dello Stato ha anche citato una frase del suo predecessore, Giorgio Napolitano che già nel 2010, durante una visita di Stato aveva riscontrato come “il peso della Cina, dell’Asia, del resto del mondo sugli eventi internazionali è destinato a consolidarsi e a crescere”.
E il presidente in carica ha detto di condividere il pensiero di Napolitano, secondo cui “senza la Cina, o senza l’Unione Europea, sarebbe impossibile cercare di corrispondere positivamente ai sogni di apertura, di pace, di futuro dei nostri giovani”.
Non poteva mancare un invito a Pechino nel fungere da mediatore per intraprendere il percorso verso la pace in Ucraina e in Medio Oriente, invitando la Cina, uno dei “protagonisti fondamentali della vita internazionale” a fare uso “della sua grande autorevolezza sul proscenio internazionale per ribadire la sua tradizionale posizione a sostegno delle norme di convivenza della comunità internazionale, adoperandosi per porre termine alla brutale aggressione russa all’indipendenza e alla integrità territoriale dell’Ucraina, primo passo per una pace giusta sulla base dei principi della Carta delle Nazioni Unite”.
“Confido che la Cina vorrà aggiungere la sua voce affinché i diversi attori regionali esercitino moderazione e possa essere finalmente applicata una soluzione a due Stati tra Israele e la Palestina”, ha concluso Sergio Mattarella riferendosi alla situazione nella regione Medio Orientale.