PALERMO - C’era anche il capo dello Stato, Sergio Mattarella, alla seduta solenne che si è tenuta a Palazzo Reale a Palermo a fianco di Maria e Bernardo, figli del fratello Piersanti, assassinato dalla mafia 40 anni fa (il 6 gennaio del 1980) quando era presidente della Regione siciliana.
Durante la seduta, aperta dal presidente dell’Assemblea siciliana, Gianfranco Miccichè, è stato annunciato che “l’ufficio di Presidenza dell’ Assemblea ha deciso di intitolare a Piersanti Mattarella la nuova biblioteca dell’Ars” che “sarà ospitata a Palazzo ex Ministeri i cui lavori sono finalmente iniziati dopo 30 anni di attesa.
Al fratello dell’attuale presidente della Repubblica è stato intitolato anche il giardino inglese della città, lo spazio verde più amato dai palermitani: da lunedì scorso si chiama Parco Piersanti Mattarella. L’intitolazione si è svolta con una cerimonia e la scopertura della nuova targa, cui hanno partecipato centinaia di persone, davanti all’entrata del parco.
Erano presenti i figli di Piersanti Mattarella, Bernardo e Maria, e i loro figli e i nipoti, il ministro per il Mezzogiorno, Giuseppe Provenzano, il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci e parte della Giunta regionale, il prefetto Antonella De Miro, numerosi sindaci, esponenti delle forze dell’ordine e militari, l’arcivescovo Corrado Lorefice.
“Questa intitolazione - ha detto il sindaco di Palermo Leoluca Orlando aprendo la cerimonia - serve a fare memoria e conferma l’ammirazione per Piersanti Mattarella. Il parco è in via Libertà dove Piersanti ha vissuto ed è stato ucciso, ed è delimitato dal viale Carlo Alberto Dalla Chiesa: è un monito che vale per oggi e per domani”.
Nel testo della delibera con cui è stato deciso il cambio del nome del parco sono elencate alcune delle riforme che il presidente della Regione aveva cominciato per tentare di avere una Sicilia “con le carte in regola”: “I primi interventi di programmazione della spesa regionale sulla base di piani pluriennali e con il coinvolgimento di esperti e tecnici indipendenti dalla politica; gli interventi per il rafforzamento delle politiche sociali per i più deboli col sostegno agli asili nido e ai consultori familiari; le nuove norme di tutela del territorio contro la speculazione edilizia; il rafforzamento e il sostegno al ruolo dei Comuni come enti pubblici vicini ai cittadini; la creazione di una normativa sugli appalti pubblici che favorisse la trasparenza e l’imparzialità contro ogni forma di corruzione e infiltrazione mafiosa”.